di Caterina Della Torre
Ho conosciuto Flavia Marzano a Torino all’inizio per il digital festival e sono stata subito catturata nella sua rete di donne ”tecnologiche’, cioè donne che usano le tecnologie e le sanno far funzionare, le WISTER (WISTER: Women for Intelligent and Smart TERritories)
Flavia ha creato una newsletter che si allarga ogni giorno di più a testimonianza che le donne sono interessate ad usare al meglio le tecnologie, se già non le usano. Per adesso la newsletter è composta da 250 donne che vanno dalle ”tecnologhe” pure alle donne di comunicazione e di pari opportunità, ma anche molto altro.
Dalla mente collaborativa e generosa della Marzano è nata una grande idea: organizzare il I° learning meeting su Donne e utilizzo dei Social Network. L’evento si terrà a Padula in Provincia di Salerno dal 19 Luglio al 20 Luglio nella Certosa di S. Lorenzo, in colaborazione con gli Stati Generali dell’Innovazione di cui fa parte le stessa.
Molte le docenti che parleranno di social media, Emma Pietrafesa sarà una di queste. L’intervista dsi Settimio Rienzo è stata presa da direzioni srl.
Di Battipaglia (Sa) classe ’79, ha conseguito la laurea in Lingue e Letterature straniere, indirizzo in Informazione e Comunicazione (Vecchio Ordinamento). Successivamente ha conseguito la II laurea in Scienze Politiche, indirizzo in Relazioni Internazionali. Prima classificata del Concorso (XX Ciclo) di Dottorato di Ricerca in «Storia delle Relazioni Internazionali» presso l’Università “La Sapienza” di Roma della durata di tre anni. Ha conseguito due Master accademici di II Livello: nel 2004 in Relazioni internazionali e nel 2009 in Management e comunicazione pubblica. Dal 2009 è Vincitrice di Selezione pubblica con profilo di incarico di ricerca (ricercatore non strutturato) presso l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), Settore Ricerca, Certificazione e Verifica presso U.F. Comunicazione del Dipartimento Processi Organizzativi. Dal 2006 è Cultrice della materia e collaboratrice presso le Cattedre di Storia delle Relazioni Internazionali e Storia Contemporanea presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Lumsa di Roma e fino al 2010 anche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Parla correntemente 3 lingue oltre l’italiano (inglese, francese e russo) ed è specializzata in comunicazione pubblica: collabora e lavora nel settore delle pubbliche relazioni e della comunicazione da oltre 10 anni. La sua attività di ricerca si è concentrata negli ultimi anni nel settore della comunicazione e delle nuove tecnologie, con particolare attenzione alle tematiche di genere. Ha svolto varie esperienze formative e lavorative all’estero, sempre nel settore stampa e comunicazione: (2004-2005) presso la NATO (North Atlantic Treaty Organization), a Bruxelles presso la Rappresentanza Permanente d’Italia nell’Ufficio stampa e comunicazione; (2001) presso la Wyeth Lederle S. p. A., nell’ Ufficio Marketing e Vendite con incarico di responsabile pubbliche relazioni e comunicazione; (2000) presso la sezione francofona di Amnesty International di Bruxelles presso l’Ufficio stampa e comunicazione con incarico di addetta alle pubbliche relazioni e co-responsabile alla comunicazione.
Ha al suo attivo (in italiano, francese ed inglese) una trentina di pubblicazioni di vario genere: articoli, saggi, monografie e cura redazionali di pubblicazioni scientifiche e accademiche. Dal 2013 collabora con la testata Testata giornalistica online Power&Gender specializzata in tematiche di genere (http://www.power-gender.org/). Dal 2011 è Responsabile del Coordinamento editoriale della rivista RES PUBLICA dell’Università LUMSA di Roma, rivista di studi storico-politico internazionali, di cui è inoltre Responsabile della pagina web della Rivista (http://www.lumsa.it/ateneo_res_publica). Dal 2009 fa parte della Redazione della rivista bilingue (italiano-inglese), Prevenzione Oggi- Prevention Today (ISPESL)
Perchè la Rete Wister?
Perché è bello fare un percorso condiviso con allegre, volenterose, impegnate, sorprendenti, straordinarie, sagge, ingenue, innovative, ispirate ed ispiratrici compagne di viaggio e di avventura. Perché l’insieme fa la forza e la diversità di vedute è una ricchezza e non una debolezza, ciascuna a modo suo e per sue competenze, pregi e difetti può arricchire ed essere arricchita dall’altra. Insomma è una straordinaria opportunità camminare fianco a fianco, magari durante la “salita” si sente anche meno la fatica e ci si può incoraggiare a seconda delle situazioni e dei momenti. Fare squadra e fare rete per attivare le leve del cambiamento. Da donna a donna in una sintesi intergenerazionale ed interdisciplinare…dico, come fai a non farti travolgere??!
Inclusione ed alfabetizzazione digitale, quindi…
Secondo l’ultimo rapporto ITU ‘Il mondo nel 2013: ICT Facts and Figures “presentato lo scorso 27 febbraio circa 2,7 miliardi di persone ovvero il 39% della popolazione mondiale utilizzerà ed avrà accesso alla rete Internet entro la fine del 2013. L’Europa diventerà la regione più connessa in tutto il mondo, con una crescita degli accessi informatici che arriverà al 75%, superando di gran lunga il 32 % di Asia e Pacifico ed il 16% dell’Africa. In ottica di genere attualmente sono gli uomini (41%) che utilizzano maggiormente le tecnologie informatiche rispetto alle donne (37%) a livello mondiale. Ciò corrisponde quindi a 1,3 miliardi di donne contro 1,5 miliardi di uomini, ovviamente la diversità di percentuale aumenta considerevolmente se ci si riferisce ai Paesi in Via di Sviluppo. L’innovazione tecnologica e la nascita e lo sviluppo delle tecnologie dell’Informazione (ICT) hanno imposto cambiamenti non solo in ambito organizzativo gestionale ma hanno avuto un impatto molto rilevante anche sui comportamenti sociali, sulla determinazione di ruoli e dinamiche di potere e sulla creazione di nuovi modelli relazionali. Anche il sistema mediale è stato coinvolto da questo processo che sta vivendo una mediamorfosi… Cosa fare: tanto…e perché no anche grazie a questa splendida esperienza di condivisione di conoscenza e di conoscenze da donna a donna, da persona a persona. Come farlo: sicuramente la rete e la disponibilità al confronto allo scambio ed all’ascolto aiuta. Sarebbe bello riuscire a fare massa critica e a raggiungere platee che al momento sembrano un po’ lontane e distratte, non come rivendicazione di quote colorate, ma come rivendicazione e riconoscimento di un sistema meritocratico in cui si riesca a riconoscere le innumerevoli e svariate competenze di ciascuno (uomo o donna che sia) ricordando che come scriveva qualche tempo fa John Donne: “Nessun Uomo è un’isola”. Ma…è indubbio che viviamo ancora in un tempo in cui in alcuni contesti la presenza femminile è cristallizzata o opacizzata e a volte relegata in schemi e stereotipi che andrebbero un po’ svecchiati…anche e soprattutto per gli uomini…(insomma bisogna promuovere un po’ di pulizie di primavera…chissà magari utilizzando una categoria più spesso associata alla funzione femminile il senso del messaggio verrà recepito in maniera più chiara)
Perchè questa prima iniziativa al Sud?
Appena Flavia l’ha proposta mi sono subito resa disponibile. Innanzitutto per le mie radici! Pino Daniele canta: “Ogni scarafone è bello a mamma sua” ma soprattutto poiché il Sud è una terra accogliente, meravigliosa e ricca di potenzialità non pienamente espresse a causa di svariati e differenti fattori. Quindi perché no? E’ un’opportunità nell’opportunità…una sfida nella sfida…una sollecitazione nella sollecitazione…
Quali prospettive dopo il I Learning meeting?
Spero di continuare in questo percorso per vedere come va a finire… Sicuramente per promuovere l’incontro ed il confronto, su vari livelli, per sensibilizzare sempre di più l’inclusione delle tematiche di genere nel settore delle nuove tecnologie e nei vari settori produttivi, lavorativi e sociali al fine di recuperare il gap generazionale e al femminile per liberare all’interno della società italiana le risorse aggiuntive di cui le donne sono portatrici e che nonostante i grandi progressi e le grandi battaglie dell’ultimo ventennio ancora non hanno raggiunto i risultati sperati ed immaginati o non sono riuscite ad esprimersi appieno. Poiché proprio le nuove tecnologie possono essere il punto di svolta epocale non solo per una maggiore democratizzazione dei processi partecipativi della cittadinanza attiva, e quindi strumenti per una “rivoluzione” culturale e di pensiero all’interno della società italiana, ma al tempo stesso posso essere una modalità utilizzata per liberare alcuni tempi di produzione e di lavoro a favore di una migliore redistribuzione dei carichi ed impegni socio-familiari, supportando dunque anche il delicato compito delle organizzazioni complesse nella redifinizione di nuovi modelli e processi organizzativi, che mira ad un benessere totale dell’individuo in quanto persona. Purtroppo ancora oggi a dispetto di dati statistici e autorevoli studi internazionali sulla positiva inclusione delle donne nel mercato del lavoro e nell’economia globale, vi è ancora una resistenza/persistenza diffusa e non valorizzare ed incentivare la presenza delle donne all’interno dei settori produttivi e decisionali, particolarmente in alcuni ambienti di tipo corporativistico, tanto nazionali quanto internazionali ( in questo senso “ogni mondo è paese”) che privano però tutti noi della possibilità di dar vita a meccanismi virtuosi partendo dal confronto di diversi punti di vista, dalla condivisione di diverse o complementari esperienze per giungere ad una sintesi positiva dei vari fattori e della varie professionalità e grandezze messe in campo da tutte le risorse umane della società.
Gli argomenti trattati ?
#Pratichesuisocialnetwork
#Buonepratiche
#Worklifebalance
#Strategiedicomunicazione
#Utilizzoperglismartphone
#Nuovimedia
#Impattosuglistilidivita
#Rischiebenefici
#Privacy
#Cybersecurity
ISCRIVETEVI :
http://d2dwister-eorg.eventbrite.it/#
IL CORSO è GRATUITO
per info:
www.direzionisrl.it
info@direzionisrl.it