Che poi diciamocelo, Silvio Berlusconi in qualsiasi sua manifestazione, pubblica o privata, ha sempre una sua “grandezza”, la manifestazione di una intelligenza che gli ha permesso di arrivare ad essere quello che è prima come imprenditore, poi come uomo politico. Silvio Berlusconi ha fatto per tutta la vita il suo bene, ha costruito un suo impero e in nome di questa costruzione ha imperversato e dominato saccheggiando, ha abbassato ogni livello di vita sociale, culturale e politica, ha fatto diventare l’Italia un grande reality, senza neanche pagare i diritti del format a qualche televisione straniera. Ha inventato “La penisola degli ignavi”; ci ha reso, tutti o quasi, succubi di modelli e stereotipi televisivi, le nostre future generazioni aspirano al posto più garantito che c’è – dopo la vomitosa parentesi dellla riforma Fornero che in 11 mesi ha distrutto più di sessant’anni di lotte sociali – i posti di velina e tronista. Silvio Berlusconi ha dimostrato di essere capace di essere un vincente anche da condannato, martire e insieme eroe, paladino e succube di una giustizia cheDiocenescampi dal finirgli sotto.
Che sia popolare o no quel che affermo, io penso che Silvio Berlusconi, almeno, avesse e possedesse quella capacità (pre priapismo senile), quell’intuito finissimo che gli ha sempre permesso di capire e dire cosa si aspettasse la gente per aprirgli una nuova linea di credito, dimenticando le festicciole con minorenni e olgettine, il cerone consumato a barili e il pisello barzotto dei suoi ospiti illustri vicino ai mitra spianati della sua security. Ecco, io non dico e non oso pensare che arriverà mai un giorno in cui rimpiangeremo Silvio Berlusconi, dico solo che arriverà il giorno in cui capiremo che abbiamo permesso a un uomo solo al comando di costruire un impero di nulla e soprattuto gli abbiamo permesso di svuotare di intelligenza ogni livello politico, decisionale e rappresentativo del nostro paese, di questa nostra disperata e disgraziata nazione. Dico che quando non ci sarà più Berlusconi ci renderemo conto del vero danno che si è creato in Italia, la mancanza di una qualsiasi Intellighenzia in grado di invertire questo naufragio.
Ecco il vero immenso danno provocato da noi – almeno una larghissima parte di noi – prima che da Silvio Berlusconi, avergli concesso di distruggere, per venti anni, ogni livello paritetico e intermedio di management, sia nei suoi alleati che – paradossale – tra i suoi oppositori. Di avergli fatto mettere burattini e marionette in posti chiave, in tutte le strutture e livelli. Di avere dirigenze e Ministri, anche adesso che “ha perso le elezioni”. In una parola, quando non avremo più Silvio Berlusconi, avremo l’eredità dei Letta e dei Monti, dei Brunetta e degli Alfano. Degli Alemanno e dei Gasparri. E avremo, udite udite, una “sinistra” i cui Leader si chiamano Bersani, Renzi, Bindi, Binetti, Epifani. Non fosse vero sembrerebbe di stare in una puntata di “Scherzi a parte”. Solo che è vero, il set è l’Italia, lo “scherzo” lo stanno facendo a noi e la trasmissione va in onda in diretta, 24 ore su 24, a reti unificate.
Quando Berlusconi non ci sarà più, quello che rimarrà sarà peggio di Berlusconi stesso.