”La Notte della Taranta è un festival di musica popolare salentina, che si svolge in vari comuni della provincia di Lecce e della Grecìa Salentina, soprattutto a Melpignano e ha il suo clou nel mese di agosto. Tra i quindici concerti che si svolgono in altrettante piazze del Salento e il concertone finale di Melpignano, il festival fa registrare un totale di circa 300mila spettatori
Ogni edizione del concertone finale del Festival, giunto nel 2013 alla sedicesima edizione, è affidata a un “maestro concertatore” che ha il preciso compito di arrangiare le musiche tradizionali del Salento incrociandone i ritmi con quelli di altre tradizioni musicali.” (Wikipedia)
di Alessio Viola
Vogliamo dedicare una riflessione serena a questo evento? Così, tanto per, senza polemiche inutili. i
Iniziata sotto il governo Fitto, ricordiamolo. La prima edizione vide la direzione artistica affidata a Daniele Sepe, grande ed eclettico musicista napoletano.
Sepe si scontrò subito proprio con gli apparati della cultura “ufficiale” salentina, poichè proponeva esattamente quello che poi si è verificato: contaminare la taranta, farla innevrare ed attraversare dai contributi più diversi delle culture musicali del mediterraneo. apriti cielo! le vestali della purezza della tammorra e del tamburello lo processarono in pubblico, e ovviamente l’anno successivo si guardarono bene dal richiamarlo. Tranne poi convicersi che aveva ragione, e provare tutte le strade possibili della contaminazione. Fino a Emma e Max Gazzè, forse l’anno prossimo Al bano e Gigi d’alessio. Che fra l’altro sono molto meglio di tutte le Emme in giro,
Probabilmente le selezioni si faranno ad “amici”, ma è un’altra storia. Ora. quello è un brand fantastico, va bene, attira turisti, movimenta denaro, interessi, la puglia ed il salento nel mondo, va tutto bene. ma vogliamo dire che ora è diventato un festival musicale di tipo classico?
Non c’è niente di male per carità. Va benissimo così. Ogni terra ha la sua sanremo. La nostra è sicuramente più bella di quell’altro.