di Caterina Della Torre
Anche io come molte/i di voi sono rientrati dalle vacanze estive. Chi più lunghe chi meno.
Le ferie canoniche servono a rilassarsi ed a riposarsi dalle fatiche lavorative dell’inverno /primavera chiusosi alle nostre spalle. Più di buon umore, rinfrancati ed abbronzati.
Ma quest’anno non è stato per molti così. Chi è rimasto senza dal lavoro, chi il lavoro l’ha cercato ma non trovato, chi ha finito gli studi liceali e non sa in che mare buttarsi, chi ancora terminate le fatiche universitarie comincia la sua ‘’passione’’ di ricerca lavorativa.
E intanto dai media vengono notizia sconfortanti sull’impasto di governo che dovrebbe portarci fuori da una crisi che ha attanagliato l’Europa e da cui molti paesi stanno venendo fuori, tranne l’Italia che la sta attraversando pensando più ai problemi di uno solo che vuole piegare la legge a suo uso, fingendo di pensare al bene deIl’ Italia e dei suoi concittadini. E il dramma è che molti gli credono e lo seguono perché non c’è nessun punto di riferimento che lo possa sostituire nella destra italiana. E senza una destra non c’è nemmeno la sinistra.
Dall’altra parte rullano i tamburi di guerra, per contrastare i giochi di potere di un paese lontano ma vicino.
Diciamo che tornando dal riposo estivo mi aspettavo o meglio mi auguravo di trovare una situazione se non migliorata, almeno mutata.
Invece continuano i bracci di ferro all’interno della ‘’strana maggioranza’’ e il paese sembra rimanere fermo ad aspettare che i polli si scannino tra di loro. Temendo di lasciaci le penne anch’esso.
E come si può in pensare a creare, costruire, crescere?
Quanti di voi hanno sentito l’impulso di fuggire, di migrare altrove?
Ieri sera vedevo per l’ennesima volta il film pluripremiato di Tullio Giordana ‘’La meglio gioventù’’. Sembrava scritto se non ieri, l’altro ieri. Stesse problematiche, stessi dissapori, stessi errori, stesse difformità. Dal quarantennio 1966- 2003 epoca in cui è ambientato i film ne siamo usciti, ma come saranno i nostri prossimi 10 anni?
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