di Caterina Della Torre
E’ da un po’ che ci penso. Non è un progetto, non è un prodotto, ma è qualcosa che sento esistere ogni volta che trovo una scala, una discesa improvvisa, una salita inespugnabile, uno spazio ”troppo” aperto, una strada o un percorso accessibile solo per chi può camminare, vedere, sentire,moversi come tutte le altre persone dotate di gambe, vista ed udito. Persone normodotate, si dice. Eppure le altre persone ”diverse” vivono, guardano e sentono come loro.
Sembra che il mondo sia fatto solo per persone normali, giovani o quantomeno in grado di fare quello che fanno tutti. Vivere.
Che poi gli inversamente abili, o gli anziani , o persone con qualche handicap abbiamo voglia e diritto di vivere anche loro, spesso non è rilevante.
Ho trovato molte toilette ”a norma” per sedie a rotelle che non prevedevano che la persona camminasse sulle proprie gambe ma quel gradino davanti alla porta no, non riscisse a superarlo. Locali pubblici (in quanto rivolti ad un’utenza sì privata, ma ”pubblica’)’ che non avevano bagni al piano se non nel sottoscala non provvisto di ascensore. Musei senza possibilità di sedersi per riposarsi, teatri con scaloni improbabili, ristoranti su due piani senza ascensore (però con scaletta a chiocciola), mezzi pubblici inavvicinabili, taxi con la seduta altissima, piscine senza possibilità di discesa in acqua su gradini ”accessibili” (non parliamo poi della risalita). E le spiagge, il mare lontano irraggiungibile.
Insomma di tutto e di più. Poi sono andata a leggere le statistiche sul numero di disabili in Italia:
3.000.000 pari a circa il 5 % della popolazione di cui uomini: 40% e donne: 60 %
Per tipologia :
Motori: 1.100.000 di cui circa 60.000 in carrozzina
Vista: 350.000
Udito: 800.000
Mi sono domandata se non era ora di fare qualcosa?
Ed allora sonoa andata a cercare su internet le app per i disabili e ne ho trovate di interessanti:
Henable ztl, da poco affermatasi sul mercato per apple e android che permette di comunicare all’amministazione comunale
di tansito nelle zone a taffico limitato (ztl) in temp reale e in maniera automatizzata.
Ariadne, un’app che combina web, gps e sintesi vocale per aiutare le persone a conoscere in qualsiasi momento la propra posizione e monitorarla mentre si cammina con informazioni in tempo reale sui numeri civici e le vie. Per esempio in un treno o autobus
si verrà avvisati con suono o vibrazione dell’avvicinarsi del luogo inserito tra i preferiti.
Virginia per le persone che hanno difficoltà ad esprimersi
Help Talk per i disabili che hanno dfficoltà ad esprimersi (l’app dà la possibilità ai parenti di rintracciare l’utende via sms).
Movie Reading, pensata per i non udenti, ma anche per le persone che a cinema vogliono avere i sottotitoli.
Liberi di moversi: mette a disposizione spazi virtuali dove segnalare problemi : si possono inserire le segnalazioni utili per chi ha difficoltà di movimento e dà indicazione sull’accessibilità.
Easyway e’ un’applicazione gratuita, pensata per le persone con difficoltà motorie, quindi disabili ma anche anziani o mamme con passeggino. EasyWay si basa sul contributo dei propri utenti: attraverso l’app e’ possibile visualizzare, inserire e modificare informazioni relative al grado di accessibilita’ di luoghi pubblici, quali ristoranti, musei, ecc.
Questo è il primo passo (!). Il secondo a voi.