Dal 1 al 3 ottobre a Torino
5° SALONE NAZIONALE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE
Più finanziamenti e meno burocrazia per imprenditrici ricche di autostima
Il Salone Nazionale GammaDonna, nato a Torino nel 2004 e giunto alla 5° edizione, si è affermato negli anni come la più importante manifestazione nazionale su queste tematiche. Per gli alti contenuti e finalità ha ottenuto nelle ultime due edizioni una speciale medaglia di riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
In un Paese in cui l’occupazione delle donne presenta ancora dati arcaici – solo un terzo della popolazione femminile è impiegato, con retribuzioni inferiori a quelle dei colleghi maschi – se trovare un lavoro è difficile, reinventarsi un mestiere può apparire un’impresa impossibile.
Eppure sono in molte quelle che hanno lanciato e vinto questa sfida, con sé stesse ancor prima che col mercato. E saranno loro le protagoniste del 5° Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile in programma a Torino dal 1° al 3 ottobre, con l’eloquente titolo: “L’arte di RE-inventarsi. Come rompere gli schemi e riprendersi il futuro”, promosso dall’Associazione GammaDonna in collaborazione con la Camera di commercio di Torino ed il suo Comitato per l’Imprenditoria Femminile.
La tre giorni di Torino sarà dunque un luogo dove confrontarsi, riflettere, fare rete, conoscere da vicino esperienze di chi ha saputo, con determinazione e grinta, uscire dall’omologazione per riprendersi una vita professionale. Un momento per conoscere i meccanismi, le regole e le opportunità per fare impresa. Un’opportunità per i giovani e i meno giovani alla ricerca di nuovi stimoli, per ripensare e costruire il proprio futuro. Non a caso, oltre agli ospiti di punta, è previsto un incontro con Gianluca Dettori, star del Venture Capital italiano, fondatore di dPixel.
Aprirà il Salone un atélier creativo al BasicVillage, il 1° ottobre nel quale sarà protagonista lo strumento espressivo del collage, metafora artistica dell’atteggiamento imprenditoriale del reinventarsi grazie alla rottura di schemi pregressi e alla creazione di nuove connessioni. Un lavoro che preparerà il terreno al Salone e porterà alla realizzazione di un’opera collettiva di “instant-art”, che sarà parte integrante della scenografia dell’evento e testimonierà, nei fatti, quanto sia fondamentale oggi mettere a sistema energia e creatività individuali.
L’imprenditorialità femminile al I° semestre 2013
Il Salone di Torino sarà anche l’occasione per fare il punto sullo stato dell’imprenditoria femminile in Italia, partendo dai dati del primo semestre 2013, elaborati dalla Camera di commercio. Nel primo semestre 2013 in Italia le imprese guidate da donne erano 1.429.880, pari a circa il 23,6% del totale. Nel 12% dei casi si tratta di attività giovanili, guidate cioè da donne con meno di 35 anni, e nell’8% di aziende straniere. I comparti più attraenti per le imprenditrici italiane sono il commercio (il 28,7% del totale), i servizi alle imprese (pari al 16,3%) e l’agricoltura (16,2%, in calo del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2012). Sono in crescita le attività operanti nell’alloggio e nella ristorazione, che sfiorano il 10% del totale (sono per la precisione il 9,2%, in aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2012).
L’Osservatorio GammaDonna
Dall’analisi compiuta dall’Osservatorio GammaDonna in avvicinamento al Salone fra le quasi sessanta imprenditrici “reinventate” partecipanti, provenienti da tutta Italia, risulta che, nel 60% dei casi, le donne capaci di dare una nuova chance alla propria vita professionale attraverso una scelta imprenditoriale provengono da un’esperienza di lavoro dipendente. L’età media delle nuove imprenditrici si attesta sui 40 anni e il 70% di loro ha conseguito una laurea. La vita di coppia non soltanto non pare costituire un ostacolo all’attività in proprio (l’85% ha un compagno) ma, per 3 imprenditrici su 4, il partner ha rappresentato un supporto nel progetto di reinvenzione professionale. Ma non mancano anche le difficoltà: in particolare l’accesso al credito e ai finanziamenti e il rapporto con la burocrazia. Circa un’imprenditrice su due individua nella ritrovata autostima il principale risultato derivante dalla nuova strada intrapresa: un messaggio di fiducia per chi ha intenzione di seguire questa strada.
www.gammadonna.it – info@gammadonna.it
Scheda RE-inventrici
ANSALONI Lorella: Emiliana, dopo 23 anni passati a lavorare come bancaria, si licenzia per occuparsi della direzione commerciale, amministrativa, finanziaria e di marketing dell’azienda agricola fondata dal marito. Oggi la “Garden Vivai Morselli S.S.” si estende su una superficie di 44 ettari coltivati a frutta, uva, cereali e vivaio ed offre una vasta gamma di prodotti che vanno dai fiori ai prodotti alimentari biologici.
BUSSETTI Giuditta: 37 anni, di Milano. Dopo la laurea in Disegno Industriale lavora come fotografa fino al 2012, anno in cui si trasferisce a Ginevra e crea “Bumoon”. Un marchio di vinili adesivi per decorare le camerette dei bambini, che si è diffuso rapidamente nel mondo, raggiungendo paesi come l’Inghilterra, il Canada e la Corea del Sud.
CAMARDA Marzia: 39 anni, di Torino. Laureata in lingue, otto anni fa decide di lasciare il proprio impiego di responsabile di redazione per fondare “Verba Volant”, una società di servizi per l’editoria di alto profilo.
COSTANZA Mariarita: 42 anni, di Gravina (BA). Laureata in ingegneria elettronica, nel 2000, per aiutare il proprio territorio, decide di aprire un’azienda informatica nel cuore del “Distretto del mobile imbottito”. Oggi MACNILè una società che produce e sviluppa dispositivi di rilevazione satellitare, ha un portfolio di clienti da tutto il mondo, 2.5 milioni di euro di fatturato annuo e 70 dipendenti, di cui il 70% donne.
FAVALE Elisabetta: Nel 2012 lascia la sua posizione di quadro in una multinazionale per fondare a Milano “Spaziocuore”, una cooperativa sociale con l’obbiettivo di diffondere un servizio innovativo: un welfare condominiale, ossia una figura (governante/tata/badante) che lavora in sharing per più famiglie dello stesso condominio.
GARETTO Debora: 35 anni, di Ciriè (TO), laura in Economia e Commercio all’Università di Torino. Consulente bancaria a Montecarlo per una multinazionale inglese, a 27 anni prende in affitto un’azienda di salumi in fallimento del vercellese, la ristruttura e la rilancia sul mercato.
MARTINOTTI Dea: 56 anni, di Cossato (BI). Nel 2005 a causa della crisi è costretta a chiudere il lanificio di famiglia che gestiva ormai da 25 anni, nonostante ciò non si perde d’animo e apre DAVIDEA un salone di acconciatura ed estetica nel centro storico di Biella.
2 commenti
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Tutte donne eccezionali, bravissime, tanto di cappello, ma ognuna di loro o aveva un’azienda del marito già esistente, o aveva fatto l’imprenditrice già con un’altra azienda, oppure avevano una formazione prettamente tecnica con lauree scientifiche che hanno permesso loro di creare aziende informatiche o simili. Io ho una formazione umanistica, sono impigata in banca e sono una sindacalista, sono anche giornalista pubblicista e la mia laurea (sto preparando la tesi adesso) è in Scienze Politiche vecchio ordinamento indirizzo storico-politico. Non potrei certo improvvisarmi come imprenditrice di un’azienda informatica, non ne avrei la competenza. Forse potrei lavorare per le case editrici, ma anche in questo caso non ho un’esperienza alle spalle come la signora sopra citata. L’unica cosa che sono sicura di saper fare è scrivere sia come giornalista che come narratrice, oppure insegnare Italiano e letteratura, storia, geografia e lingua francese per le scuole medie. Che cosa potrei fare? Senza poi considerare i soldi per cominciare che non ho. Per favore datemi un’idea o un consiglio. Grazie