Workshop di scrittura autobiografica
A cura di Iaia Caputo
Museo Diocesano di Milano
Primo modulo: novembre 2013; sabato 9 e domenica 10
Secondo modulo: dicembre (data da definire)
Sabato: 10-13,30; 14,30-18
Domenica: 10-13
Costo: 100 euro a modulo
Il laboratorio non richiede alcuna esperienza professionale di scrittura.
Per informazioni e prenotazioni: corsi corsari@gmail.com
Sull’autobiografia
“So che ciò che lui non capisce, ciò che io non capisco, è l’unica cosa importante (…) Scrivere è così: andare alla ricerca di ciò che non sai che esiste.” Leopoldo Brizuela, Una stessa notte
I miei seminari sull’autobiografia, sia in forma di corsi bimestrali che in quelli di workshop, partono dal presupposto che sia i processi della memoria (applicata in senso autobiografico), sia i processi della scrittura, siano processi creativi, con proprietà, qualità ed esiti molto simili.
Da questo punto di vista, allora, direi che se l’arte della narrazione può essere definita come la capacità di ricordare quel che non è mai accaduto; l’arte della memoria sta nell’inventare quel che è davvero accaduto.
Dunque, potremmo affermare che la memoria, quanto l’immaginazione, è inaffidabile. Perché ricordare significa saper dimenticare. E così quando abbiamo a che fare con la memoria dobbiamo scendere a patti con una verità imprescindibile:
La memoria, inventa e trasforma, è in perenne movimento. Non ci offre dei cassetti nei quali cercare immagini rimaste nel tempo uguali a se stesse. Se apriremo quei cassetti non troveremo mai quel che pensavamo di trovarci.
Per ricordare, per ricordare davvero, dobbiamo prima aver dimenticato: nel richiamare alla mente eventi recenti, quasi mai abbiamo nei loro confronti quella distanza temporale e spaziale che ci consente di metterli a fuoco compiutamente. Li possiamo descrivere forse con minore approssimazione, i ricordi dei singoli frammenti di quella diapositiva sono più vividi e chiari, tuttavia è solo nella distanza, quando la memoria ha già compiuto il suo percorso di trasformazione del ricordo, che quel che abbiamo vissuto un tempo si rivela per quel che davvero è stato o ha lasciato nella nostra biografia.
Primo modulo: Si lavorerà in aula con esercizi e brevi scritti per iniziare a riattivare ricordi, emozioni sensoriali, come quelle legate al gusto, al tatto, alla vista, si affronteranno, attraverso parole o tematiche chiave, le fasi imprescindibili di ogni biografia, dall’infanzia alle grandi trasformazioni, dalla perdita ai momenti di apice.
Secondo modulo: Nel successivo workshop, che avverrà a un mese di distanza dal primo, si continuerà a lavorare sulle stesse tematiche, con l’unica differenza che i testi saranno più lunghi e approfonditi. Se nella prima fase si è sostanzialmente rievocato, adesso si prova a scrivere più distesamente di noi stessi, così da poter realizzare alla fine dei due moduli una piccola e sintetica autobiografia.
Per prenotazioni o iscrizioni rivolgersi a corsicorsari@gmail.com
Iaia Caputo: È stata a lungo giornalista; ha collaborato con Il Mattino di Napoli, con la Rai, con Repubblica. Redattrice di Marie Claire per dieci anni, si è poi occupata di libri, come titolare della rubrica per Flair, e scrivendo per Il Diario, Il Mattino, e per D. di Repubblica. Ha pubblicato diversi saggi, tra cui Mai devi dire, sul tema degli abusi sui minori in famiglia, Conversazioni di fine secolo, una raccolta di interviste a scrittrici italiane e straniere; Di cosa parlano le donne quando parlano d’amore, il romanzo Dimmi ancora una parola (Guanda); Le donne non invecchiano mai (Feltrinelli): un saggio sul tema del tempo e dell’esperienza di invecchiare, tra nuove libertà ed eterni stereotipi, alla quarta edizione; e Il silenzio degli uomini (Feltrinelli), nel 2012. I suoi libri sono stati tradotti in Spagna, Portogallo e Croazia.
Da diversi anni svolge la professione di editor di narrativa italiana e di traduttrice. Dal 2011 tiene Corsi di Scrittura Autobiografica e Corsi di Scrittura Creativa.