UN PROBLEMA DI CUI SI FATICA A PARLARE
Negli ultimi tempi ho visto crescere, tra i casi di discriminazione in ambito lavorativo denunciati, il numero delle molestie sessuali. Per questa ragione, sperimentalmente, ho condotto un’indagine in alcune imprese scoprendo che il fenomeno è diffuso più di quanto potessi pensare. Di fronte ai primi risultati ho pensato di allargare l’indagine, semplificando il questionario e permettendo la compilazione on line. Mi piacerebbe molto raccogliere, tra i commenti, le storie delle donne che si sono trovate ad affrontare questo problema.http://www.regione.emilia-romagna.it/consigliere-di-parita/in-evidenza/molestie-ed-aggressioni-sul-lavoro-questionario-online
Quello che emerge è la mancanza di conoscenza in merito a cosa siano le molestie sessuali, il timore di denunciarle e le difficoltà a far comprendere ai referenti aziendali il proprio malessere.
Se ne parla poco infatti, forse perché imbarazza. Si inizia pensando di aver capito male, o che chi ti ha preso di mira vuol “soltanto scherzare”. Si fugge, si rifugge dal problema chiedendosi se in qualche modo siamo state noi a rendere possibile la cosa, talvolta ci si confida con un’ amica.
Il Codice delle Pari Opportunità le definisce come le molestie come “quei comportamenti indesiderati, posti in essere per ragioni connesse al sesso, aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo”; se hanno connotazioni sessuale, sono definite molestie sessuali.
Le molestie possono dunque essere parole, gesti e atti e possono assumere diverse forme: insinuazione e commenti equivoci sull’aspetto esteriore dei colleghi e collaboratori, osservazioni e barzellette che riguardano le caratteristiche il comportamento e l’orientamento sessuale di donne e uomini, presentazione, affissione di materiale pornografico nei luoghi di lavoro, contatti fisici indesiderati.
Di fronte alle molestie:
Non bisogna cercare di nascondere o minimizzare il fatto;
Non bisogna pensare di essere responsabile di quanto accade;
Non bisogna cedere al timore di non essere creduto/a;
Non bisogna affrontare in solitudine le molestie, bensì coinvolgere se possibile
colleghi di lavoro, le organizzazioni sindacali, la Consigliera di Parità.
Vi chiedo di regalarmi 5 minuti per rispondere alle domande o per raccontare la propria esperienza permetterà di promuovere azioni di sensibilizzazione e di contrasto a questo fenomeno che appare in aumento in tutt’Italia.
E per questo vi ringrazio anticipatamente.