Questo il prezzo pagato per stare ” in libertà” con una ragazzina che può avere l’età della figlia o della nipote.
100 euro, quattro grammi di cocaina e il rimborso del taxi, questo il prezzo pagato per stare ” in libertà” con una ragazzina che può avere l’età della figlia o della nipote.
Costa quanto un paio di scarpe di media qualità o una cena a due in un ristorante del centro, quel rapporto consumato in appartamento, per avere il tempo di “fare”come a dimostrare che l’età non conta se la ragazza è accondiscendente e seduttiva, con carnose labbra socchiuse e atteggiamenti invitanti da pornodiva e il partner risponde economicamente ai desideri.
Abbiamo scritto da queste pagine, tante volte, della famiglia, contro il disfacimento della quale oggi tutti sono pronti a scagliarsi per colpevolizzare, si parla di genitori assenti o distratti, solleciti solo nella paghetta settimanale e nel frettoloso controllo della scuola, crogiolandosi nel pensiero di figli e figlie eternamente bambini e innocenti.
Ma la vita dei nostri figli è soprattutto là, fuori, con amiche e amici, gruppi pseudo familiari con modelli di comportamento non sempre corretti ed etici che da anni ormai, soprattutto confermati dai media, esibiscono il trionfo di chi è ricco,firmato, sexy, magro e strafigo.
Di fronte alla possibilità di ottenere, con apparente facilità, ricompense materiali, costituendo così l’ immagine vincente del gruppo, pochi sono gli adolescenti che resistono accettando di ricoprire il ruolo dello sfigato di turno.
Le madri sono spesso inascoltate, trattate oramai da amiche o nei peggiori casi compatite per la vita infelice,faticosa e sacrificata che conducono, se i padri sono assenti o coll’unico ruolo di censori, con chi si possono relazionare serenamente i figli?
Certamente col loro cellulare o tablet che li pongono in costante contatto col mondo dei pari, solidale,presente e incentivante.
Gli amici e le amiche sono gruppi di simili che assumono il ruolo di famiglia vicaria educante,da imitare, sollecitante di incontri, luoghi, comportamenti e modelli di vita.
Nei casi più fortunati va tutto bene,ma se ci si imbatte in personcine senza scrupoli o fortemente trasgressive e ribelli, ecco lo scandalo, la resa dei conti, la bomba che scoppia.
Senza fare retorica sulla famiglia si può affermare che oggi in pochi fortunati casi e con molto sforzo, controllo e sopportazione da parte di entrambi esistono relazioni positive evolute ed appaganti con i propri figli.
I genitori sono stati allegramente sostituiti dai Social Network, dove anche lo starnuto viene messo in rete e sottoposto al “mi piace” della Community.
Nuova famiglia quindi,allargata e giudicante molto più dell’anziana nonna che si limitava a rugare di fronte ad una gonna troppo corta.
Ma quanto veramente questa Community è interessata al bene del follower, alla sua evoluzione personale e quanto invece ha solo il bisogno di apparire,presente sempre e comunque, per poter affermare che esiste e ha bisogno di attirare a sé attenzione e amore?
Quel che conta è stare in rete, in una visione cinematografica della posa, del sorriso forzato, del corpo abbronzato e desiderabile,dell’aria provocante condivisi da partner ammiccanti fino all’alba, in un enorme Grande Fratello denso di emozioni talmente veloci e superficiali che si consumano in un touch.
2 commenti
Secondo me l’uso che si fa dei social network non è altro che una CONSEGUENZA del brodo di coltura in cui una società dedita al massimo profitto e disposta a vendere anche l’anima ci ha fatti crogiolare per decenni. Vogliamo (vogliono) che tutto sia merce, anche i corpi? Perché allora ci meravigliamo se le ragazzine, ma a volte anche i maschi, si comportano come viene loro insistentmente insegnato? Pensiamo a quanto sono state pubblicizzate le olgettine, le letterine, le veline, le miss di qua e miss di là: tutto questo precedeva i social network ed è entrato nell’immaginario colettivo in modo permanente. E ancora: in tv non c’è una e dico una immagine di donna realizzata nel lavoro o in altre attività che sia esaltata in maniera positiva… Una giudice, un’avvocata, una professoressa, nessuna, tutte “cattive” ed “egoiste” le donne che vogliono realizzarsi…Io presenterei per legge almeno un esempio in tv al giorno di donna realizzata e brava in una professione, in un’attività lavorativa, insegnante, ministra, impiegata, infermiera, dottoressa, cuoca, contadina, quel che vi pare, non si può andare avanti a mostrare solo donne scosciate o che passano l’aspirapolvere! Il mondo reale è molto diverso e all’estero sghignazzano di noi! Basta con le escort! bastaaaaaaa
Purtroppo concordo al 100% sull’arretratezza media della societa italiana, da troppo tempo lobotomizzata da una tv mediamente trash e offensiva del 50% degli utenti. Non vedo in tv una donna normale! Ipertrucco ipercapelli ipertacchi iperbisturi. E un reato avere i capelli grigi? Il trionfo del cattivo gusto. Ma non e anche colpa nostra? Dove e’ il movimento femminista italiano? Dove e’ la solidarieta’ di genere? Dove siete donne italiane? State guardando l’ennesima pallosissima trasmissione di cucina alla tv?