Alessia Mosca, un nome una garanzia. Quello che le sta al cuore, riesce ad ottenerlo. Così è stato per la legge bipartisan sulle quote rosa nei CdA che ha promosso insieme a Lella Golfo e che poi è divenuta operativa.
Minuta e longilinea, con un viso fresco e giovane non penseresti mai che sia riuscita a farsi posto tra le vecchie glorie del Pd di cui lei è deputato alla Camera.
E le sue idee sono sempre fresche e giovani, quasi a voler scacciare via la polvere dagli scaffali. E stavolta ha ripreso un vecchio mito, il telelavoro, (ora chiamato per l’appunto smart work), mai partito in Italia (quando nel mondo è già assestato da un pezzo) perché come lei stessa dice, è un mercato del lavoro rimasto indietro nel tempo, quando la quantità delle ore lavorate era più importante della qualità stessa di queste. E soprattutto quando non esistevano nuove tecnologie (che ormai nuove non sono più) e per vedersi e comunicare ara necessaria la presenza fisica stessa del lavoratore/trice.
Ed ecco che Alessia Mosca proporrà a metà gennaio una nuova legge che stimoli e tuteli il ‘’telelavoro’’ ed i telelavoratori dopo aver sentito in rete, ma anche da voci qualificate, le opinioni sui pro e contro.
Ne avevamo già parlato su dols, ma adesso vi proponiamo la breve intervista fattale, sperando vi interessi e soprattutto che apra il dialogo.
1 commento
Ottimo Alessia sei una forza ed io ti seguo da sempre come sai !