Fino al 16 gennaio 2014, la mostra “Nobel negati alle donne di scienza”, la cui prima edizione risale al 2007. L’esposizione è allestita presso la Stazione Zoologica Anton Dohr
Ristretto il numero di Premi Nobel assegnati al femminile: dal 1901, anno della sua istituzione, sono stati infatti solo 16 i Premi Nobel attribuiti alle scienziate nei settori della fisica, della chimica e della medicina; gli uomini premiati nelle stesse discipline sono 550.
La mostra è articolata in diverse unità orbita intorno alla vita dele scienziate che non hanno ottenuto il Nobel pur avendo contribuito in modo determinante al progetto di ricerca premiae:
Le astronome Jocelyn Bell-Burnell e Annie Jump Cannon,
le fisiche Lise Meitner e Chien-Shiung Wu,
la biologa Nettie Marie Stevens
e la biologa molecolare Rosalind Franklin (1920-1958), che fornì le prove sperimentali della struttura del Dna.
Per la scoperta di quest’ultima, ricevettero invece il premio Nobel i suoi colleghi Wilkins, Watson e Crick realizzando il modello a doppia elica grazie alle fotografie della diffrazione ai raggi X del Dna scattate dalla Franklin, che Wilkins aveva sottratto dal laboratorio della scienziata.
La verità fu rivelata solo molti anni dopo, dallo stesso Watson, nel suo libro “La doppia elica“, dove lo scienziato racconta l’episodio del furto in termini scherzosi. La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 16 e l’ingresso è gratuito.
Le donne della Mostra
Rosalind Franklin (1920 – 1958)
Diede un contributo rilevante alla biologia molecolare, fornendo le prove sperimentali della struttura del DNA. Per questa scoperta ricevettero il Nobel i suoi colleghi Wilkins, Watson e Crick che realizzarono il modello a doppia elica grazie alle fotografie della diffrazione ai raggi X del DNA scattate dalla Franklin, che Wilkins aveva sottratto dal laboratorio della scienziata. La verità fu rivelata solo molti anni dopo, dallo stesso Watson, nel suo libro “La doppia elica”, dove lo scienziato racconta l’episodio del furto in termini scherzosi.
Jocelyn Bell-Burnell (1943 – )
Scoprì, quando era ancora studente di Astronomia, i pulsar, corpi celesti la cui apparizione fu del tutto inaspettata, poiché non si inserivano nel contesto teorico dell’epoca. Il Nobel per la scoperta fu assegnato al relatore della sua tesi, il professor Anthony Ewish.
Lise Meitner (1878 – 1968)
La prima donna ad ottenere la cattedra di fisica presso una università tedesca. Fornì la prima interpretazione esatta della fissione nucleare, ma il Nobel fu assegnato solo ad Otto Hahn con cui aveva lavorato in questo campo.
Chien-Shiung Wu (1912 – 1997)
Partecipò al Progetto Manhattan. Il suo risultato scientifico più importante fu la dimostrazione, mediante un esperimento da lei sviluppato, che il “principio di parità” fino ad allora ritenuto intoccabile non è sempre valido in campo subatomico (nelle interazioni deboli). Per questa scopera il Nobel andò ai suoi colleghi Tsung Dao Lee e Chen Ning Yang.j
Annie Jump Cannon (1863 – 1941)
Prima donna eletta Direttore della American Astronomical Society, all’osservatorio dell’Università Harvard di Cambridge, Massachusetts, scoprì 300 stelle variabili, cinque novae e una “nova nana” (SS Cygni). E’ ricordata soprattutto per la lunga ricerca, finanziata da Ruth Draper, durante la quale analizzò e catalogò circa 500 mila spettri stellari. Ne teorizzò le differenze, gettando cosi le basi dello studio dell’evoluzione delle stelle. Il suo metodo per classificarle é tuttora in uso.
Nettie Maria Stevens (1861-1912)
Fu una delle prime scienziate a farsi un nome nel campo della biologia. Nel 1905 ricevette il premio “Ellen Richards” e nello stesso anno pubblicò una ricerca che rivoluzionerà le conoscenze biologiche sulla determinazione ereditaria del sesso attraverso i cromosomi, ponendo le basi teoriche e metodologiche su cui si fonderà nel 1910 il famoso laboratorio delle mosche drosofile, diretto da T. H. Morgan (premio Nobel di genetica nel 1933).
1 commento
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