”la tecnologia al servizio del welfare aziendale” con la partecipazione di donne imprenditrici che hanno partecipato progetto hanno partecipato
Il 12 febbraio 2014 si è tenuto a palazzo Isimbardi a Milano il workshop di chiusura del progetto Maggiordomo digitale, promosso da Didael KTS , ”la tecnologia al servizio del welfare aziendale” con molte delle donne imprenditrici che a questo progetto hanno partecipato.
Si preannunciava molto interessante sia per chi lo organizzava (Gianna Martinengo), per chi lo coordinava (Rita Querzè) e per le presenze dei relatori.
Credevo si sarebbe parlato dell’utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare a vita delle donne in azienda. Invece tranne poche testimonianze veramente interessanti, si è trattato di progetti istituzionali esistenti, di quanto il lavoro nella nostra società per le donne sia difficile, di part time inesistenti, di inadeguatezaza aziendale etc. Cose che sapevamo forse già.
Sono 15 anni che internet è a pieno titolo in Italia. Possibile che lo si sia scoperto solo adesso?
E il telelavoro, o smart work (di cui ha parlato Alessia Mosca) o ancora meglio lavoro agile (come è stato rinominato a Milano per le giornate a questo dedicato) è potuto arrivare nel nostro paese grazie a tecnologie sempre più innovative e potenti, meno costose, strumenti migliorati, all’utilizzo sempre più diffuso di tablet, smart phone, al coworking etc. e forse anche agevolato dalla crisi che sta affossando l’Italia.
Non voglio far torto a nessuno, ma l’arretratezza dell’Italia si denota anche in ciò. Possibile che vengano considerate evolute aziende che utilizzano le sempre più nuove tecnologie, e che richiedono solamente un intelletto umano propositivo (quando si parla di amministrazioni, di più cervelli umani) che adoperi semplicemente ciò che già esiste sul mercato?
Qui trovate gli interventi su twitter https://twitter.com/DidaelKTS