Anche quest’anno, sempre il 14 febbraio, il ballo planetario delle donne si è replicato, con la realizzazione dell’azione collettiva più grande del mondo da parte di ogni tipo di organizzazione aderente.
Centinaia di persone, uomini e donne, hanno manifestato in varie città del mondo per il flash mob “One billion rising for Justice” con l’obiettivo di chiedere giustizia in nome delle donne maltrattate e contro la violenza domestica. Quest’anno l’evento è stato interamente dedicato alla “giustizia”. Si è voluto appositamente toccare e sensibilizzare l’opinione pubblica in merito all’urgenza con la quale si devono scrivere nuove leggi e nuove regole per opporsi a questa incessante violenza sulle donne. Ieri Milano – in piazza del Duomo alle h. 18:00 – si è fatta avvolgere dalle note del brano “Break the chain” sul quale si è basata l’intera coreografia. Ai partecipanti è stato richiesto di indossare un capo rosso ed un capo nero, i colori simbolo di questa causa. Bello essermi unita a questo corpo composto da tante anime danzanti, tanti talenti uniti tra loro da un nobile intento: reagire alla violenza.
Circa un miliardo di persone ieri è scesa nelle piazze di oltre 198 paesi nel mondo e ha protestato ballando, da Milano a Bruxelles, da Segrate a Kabul, da Lodi a Londra. E’ questo infatti il dato statistico rilasciato dalle Nazioni Unite: 1 donna su 3, ovvero 1 miliardo di donne nel mondo, subisce almeno una volta nella vita, violenza da parte di un uomo.
La manifestazione è stata organizzata dalla onlus Hands off women, che ha aderito per il secondo anno consecutivo all’iniziativa mondiale del Flash Mob. Tengo a ricordare che questa iniziativa nacque un anno fa per iniziativa di Eve Ensler, l’autrice dei celeberrimi “Monologhi della vagina”, un manifesto-denuncia per affermare la propria sessualità fuori dai ben noti stereotipi della cultura maschile.Qui troverete tutti i flash mob di One Billion Rising realizzati nel mondo in tempo reale:
..”Tu non sei più un mio nemico, ora c’è un raggio di luce sul tuo viso, posso guardarti negli occhi, e non avrei mai immaginato, che sarebbe stato così semplice. Sai ascoltare la musica senza nessun suono, sai guarire il mio cuore senza conoscermi, posso piangere davanti a te, perché non hai paura di guardare in faccia la mia debolezza..” [Rainbow – Elisa]: