La differenza non è una sottrazione. I libri e la disabilità.
L’associazione Culturale “donne in corriera…..visite alle cantine dei libri” ha organizzato presso la Libreria Laterza di bari un incontro dal tema “La differenza non è una sottrazione”, richiamando il titolo del libro curato da Silvana Soia e Marcella Terrusi, un’importante raccolta di interventi, testimonianze e punti di vista di addetti ai lavori sul concetto di diversabilità applicato ai libri per bambini per conoscere gli studi, le attività di ricerca, i progetti volti a promuovere e valorizzare l’accesso alla lettura per tutti i bambini e ragazzi. L’iniziativa è nata da un’idea dell’Ibby Italia (International Board on Books for Young People) che ha sollecitato docenti universitari, ricercatori, studiosi, scrittori, illustratori, editori, librai, bibliotecari e li ha invitati a una riflessione collettiva sul tema del libro per ragazzi in relazione alla disabilità. Sindrome di down, dislessia, sindrome di Asperger, cecità, sordità, difficoltà di deambulazione entrano nei libri per ragazzi, nei racconti, nei saggi, nelle interviste. Il volume non offre risposte certe, ma suggerisce percorsi di conoscenza e di senso, occasioni e esperienze incentrate sul riconoscimento del ruolo insostituibile del libro come strumento privilegiato di relazione tra adulti e bambini. L’incontro, coordinato dalla presidente dell’Associazione, Maria Gabriella Caruso, si è soffermato sulle differenze di genere, di cui ne ha parlato la femminista Alba di Un desiderio in Comune, che ha fatto un escursus sulla situazione delle donne nel tempo in confronto a tematiche come il lavoro e la politica, precisando la distinzione fra differenze di genere e diversità di comportamenti. Sono intervenute anche diverse socie che hanno portato ad esempio altri libri, di ragazzi down, di dislessia (citato il libro sul tema della casa ed. Mammeonline), compresa anche Maria Laterza che ha parlato anche della disabilità nel vivere le città. All’ incontro era presente anche la presidente dell’associazione culturale romana “Vivere con Filosofia”, Rosanna Buquicchio, che è rimasta entusiasta della vivacità delle convenute e dell’attività dell’associazione barese, tanto da creare un gemellaggio fra le due realtà culturali. Un punto di convergenza di sguardi e di idee diverse sulle differenze e sulla disabilità ha pervaso tutte/i nel nome di una prospettiva comune: la vicinanza e la condivisione delle responsabilità. Un’occasione per riflettere anche sul valore del libro come mediatore di conoscenza e di esperienza, come ponte di un nuovo modo di socializzare e nuovi mondi.