A Quarto Oggiaro, zona 8 di Milano, nasce FabriQ, 650 metri quadrati in via Val Trompia 45/a destinati ad accogliere 15 nuove start-up.
Il Comune di Milano ha scelto Impact Hub Milano ( insieme alla Fondazione Giacomo Brodolini) come gestore per il progetto “incubatore per l’innovazione sociale” attraverso una gara pubblica. Scelti per gestire e anche trasformare le idee in occupazione, mirando alla crescita e allo sviluppo sociale.
Matteo Bina Sforza Fogliani, in qualità di Incubation and Ventures Manager di Impact Hub, ci racconti meglio chi siete e quali passi state compiendo in questa delicata fase di inizio?
Tutto parte dalla natura stessa di Impact Hub perché questa organizzazione è una rete che sostiene lo sviluppo di imprese che favoriscono l’innovazione sociale e aggrega soggetti che, in vari ambiti e con varie forme, verranno promossi con un sostegno costante. In quanto aggregatore e facilitatore, la sua origine è proprio quella di incubare le imprese, seguendo la linea delle altre sedi sparse in tutto il mondo, che hanno lanciato una serie di programmi dedicati allo sviluppo di iniziative a impatto sociale. Quello di FabriQ è uno dei progetti più rilevanti, ma ve ne sono a corredo un totale di sei finalizzati a riprodurre – il termine tecnico sarebbe “scavare” – imprese a impatto sociale che abbiano dimostrato di essere efficaci, riproducendole una volta formate da un Paese europeo all’altro. Il programma più importante si chiama Benisi, fa parte di un consorzio europeo ed è un programma che nei prossimi tre anni si occuperà della riproduzione di imprese, in questo arco di tempo verranno lanciate circa cento nuove imprese sociali in Europa. Noi di Impact Hub siamo all’interno di questa grande rete. I programmi rivolti all’Italia si occuperanno principalmente dell’incubazione e della crescita d’imprese che abbiano impatto sociale.
Quante sono le sedi di Impact Hub?
Ci sono sette sedi in Italia, la nostra qui a Milano, Trieste verrà aperta a breve, poi ci sono quelle di Rovereto, Roma, Bari, Catania e Siracusa. Nel mondo invece ce ne sono quasi settanta, partendo da San Francisco fino a Singapore passando da Città del Capo a San Paolo in Brasile.
Il Comune di Milano ha scelto di inserire nel piano di rilancio il quartiere di Quarto Oggiaro, quali sono i vostri obiettivi a riguardo?
I nostri obiettivi sono principalmente due, uno più ampio che è quello di promuovere le imprese a impatto sociale su tutta l’area metropolitana milanese e poi ve ne è uno più specifico che riguarda proprio questo quartiere e che è quello di coinvolgere le iniziative che già ci sono per offrire loro un supporto. In modo particolare stiamo parlando delle associazioni del territorio e anche degli istituti professionali del quartiere con i quali stiamo progettando di fare dei percorsi rivolti ai ragazzi per promuovere appunto le loro capacità e la loro voglia di fare impresa.
Attraverso il bando del Comune di Milano verranno selezionate 5 imprese alle quali verrà data la possibilità, per la durata di nove mesi, di accedere a una serie di strumenti gratuiti di incubazione che FabriQ metterà a disposizione. Ci può raccontare meglio questi passaggi?
FabriQ è una realtà che raccoglie al suo interno il Comune di Milano che è promotore e che ha messo a disposizione gli spazi e l’edificio, insieme a Impact Hub e Fondazione Brodolini che mette a disposizione la progettualità e le competenze. Il progetto di incubazione inizierà a seguito della vincita del bando. Che cosa significa un percorso di incubazione? Che appunto come ha detto durerà nove mesi, significa che durante questi nove mesi le imprese riceveranno tutto quello che serve per passare da un’idea progettuale a diventare un embrione di un’impresa vera e propria che alla fine di questo percorso verrà presentato agli investitori e quindi diventerà a tutti gli effetti un’ impresa. All’interno del percorso di incubazione ci sono una quantità di attività, i progetti riceveranno tanta formazione su tutti gli argomenti rilevanti per il lancio d’impresa, i vincitori saranno accompagnati da un tutor che li seguirà personalmente, una persona di grande esperienza delle star-up, di impresa, ma anche di impegno sociale. Questo tutor si coordinerà con me, il mio impegno infatti sarà quello di verificare che il percorso venga rispettato e che prosegua in maniera corretta. I team vincenti saranno coinvolti in una quantità di eventi di networking perchè dovrà necessariamente essere ampliata la loro rete di contatti e di conoscenze, questa è la parte più importante del lancio della start-up. I cinque team coinvolti nel percorso verranno fatti lavorare molto insieme in modo di creare un primo nucleo di community che poi verrà espanso anche alle conoscenze e alle relazioni esterne, però prima i cinque team si dovranno contaminare e collaborare tra loro in questi nove mesi. All’interno dei supporti che i cinque team ricevono, c’è anche lo spazio fisico, quindi loro avranno la loro sede qui, dentro l’edificio FabriQ. Poi ci saranno una quantità di incontri insieme ad altri imprenditori, ad altri innovatori sociali, a imprese a impatto sociale o anche esperti in singoli settori. Questo per dare loro la possibilità di avere la massima apertura di orizzonti e di esperienze che possa attivamente stimolarli. Riceveranno inoltre un supporto alla comunicazione, alla collaborazione con altri media – oltre attraverso la nostra rete di comunicazione, FabriQ, Impact Hum e Fondazione Brodolini – già collaudati nelle start-up e nell’ innovazione sociale, in modo tale che queste cinque imprese potranno ricevere la massima visibilità possibile.
Quando scade questo bando? E’ ancora possibile partecipare? Se sì, come
Il bando è stato lanciato il 22 gennaio 2014, il 21 marzo il bando chiude alle h. 12:00 e possono partecipare tutti i soggetti che sono o già costituiti come impresa presso la Camera di Commercio di Milano, massimo da due anni, oppure che non sono ancora costituiti, ma sono disposti a farlo entro tre mesi da quando ricevono la comunicazione di aver vinto il bando. A quel punto ai primi di maggio verranno annunciati i cinque vincitori. Noi in questo periodo stiamo ricevendo una grande quantità di candidature ai quali facciamo seguire colloqui di supporto per chi desidera candidarsi. Per partecipare al bando ci sono due modi: con domanda scritta (da consegnare presso il Comune di Milano, Direzione Politiche Del Lavoro Sviluppo Economico E Università – Settore Innovazione Economica Smart City E Università, Servizio Smart City, Via Dogana, 2 – Milano) oppure a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo: plo.bandi@postacert.comune.milano.it specificando nell’oggetto: “BANDO FABRIQ”.
Che consiglio darebbe a uno startupper che ha intenzione di partire oggi?
Prima di tutto una grande fiducia in se stesso e credere nella propria idea. Due cose, credere nella propria idea, ma non innamorarsene, nel senso che tra quando si parte con l’idea e poi quando si vede realizzato il proprio progetto il percorso potrebbe anche essere lungo.
Ovvero di intraprendere questo percorso cercando di rimanere aperti anche alle idee altrui?
Esatto, lasciandosi contaminare e dare alla propria idea la possibilità di crescere e di svilupparsi perché durante questo percorso cambierà forma tante volte, non ci si dovrà scoraggiare per questo. Antenne dritte e accogliere tutti gli stimoli e i suggerimenti che arrivano per elaborare la propria idea in modo sempre migliore.