Borse e scarpe di legno vengono realizzate dai Marta e Marcello Ligneah, padre (’56) e figlia (’86), titolari della Mymantra srl
da tipitosti.it
Marta, Marcello e le borse in legno.
Le realizzano Marta e Marcello Ligneah, padre (’56) e figlia (’86), titolari della Mymantra srl, sorta a marzo del 2012 con parecchie difficoltà. Come succede a gran parte delle start up in Italia.
“All’epoca – spiega – io frequentavo ancora l’Istituto europeo di Design. Mio padre era stato dirigente in un’azienda tessile, ma né io né lui avevamo mai avuto esperienza nel settore laser e del legno. Volevamo trovare un’alternativa valida alla pelle. Io poi, puntando a lavorare nel mondo della moda, desideravo poter portare avanti sia il mio lavoro professionale che le mie scelte etiche, come quello di essere vegetariana. Di qui la collaborazione con mio padre e le prove con il legno”
Quanto avete investito e che tipo di difficoltà avete avuto agli inizi?
Mio padre ha investito gran parte dei suoi risparmi e per nostra scelta non abbiamo chiesto finanziamenti o prestiti, visto che i tempi sono molto lunghi. L’inizio per una start up è sempre complesso: spese economiche, investimento nell’acquisto di materiale e di tutti i macchinari per le lavorazioni. Chi parte dal basso con poche risorse economiche deve muoversi a piccoli passi, ponderare bene qualsiasi scelta. Nel nostro caso, c’erano anche le difficoltà legate al materiale nuovo da far conoscere al mercato. E’ passato tempo per registrare il brevetto, reperire macchine laser- ipertecnologiche e costosissime – per la lavorazione del legno. Abbiamo atteso un anno e mezzo per avviare, regolarizzare e perfezionare il processo di produzione e lavorare il nostro materiale. Comunque, per tutti gli startupper in Italia è dura. Soprattutto se non si ha alle spalle un’esperienza di avvio di un’attività. La burocrazia in Italia non aiuta e, aldilà di quello che può sembrare, ottenere un finanziamento non è poi così facile.
Mi dice qualcosa del prodotto realizzato con il legno?
L’ idea di creare un tessuto di legno ci è venuta in modo inatteso. Quando frequenti una scuola di accessori moda e ti trovi a lavorare con la pelle, anche se sei vegetariana e hai fatto delle scelte di vita importanti, inizi a porti delle domande e, soprattutto, ti sforzi di trovare delle soluzioni. Così un giorno, sfogliando una rivista, mi sono soffermata a guardare degli stivali in pitone. Mi sono detta: ‘Perché non lavorare un materiale rigido come il legno con un sistema a scaglie, come quello del pitone? Otterrei una superficie morbida’. Ne ho parlato con mio padre. Dopo poco siamo riusciti a concretizzare la mia idea, attraverso la macchina laser e un sistema di lavorazione tale che ci permettesse di incidere il legno, sezionandolo in tanti piccoli pezzi. Tutto con il supporto di un tessuto. Siamo riusciti a produrre borse realizzate interamente in legno. Le progetto, scelgo le essenze di legno e i colori, come un qualsiasi altro designer, solo che non visiono campioni di pelle o tessuto, ma di legno. E devo dire che ho scoperto un mondo fatto di meravigliose trame e colori.