Il 30 aprile 2014, a Palese-Macchie, quartiere di Bari si è svolta la cerimonia di intestazione della strada dedicata a Santa Scorese, Vittima di Femminicidio,
Per ricordare la violenza sulle donne, il femminicidio e lo stalking, è stata intestata una strada a Santa Scorese, vittima di femminicio Il tratto stradale, identificato come «VIA SANTA SCORESE Vittima del femmi-nicidio 1968-1991» è prospiciente la nuova struttura comunale sede del municipio e ingresso della Polizia Municipale. Secondo la delibera comunale d’intitolazione, il provvedimento mira a «dare visibilità culturale all’elemento femminile, in questo particolare momento di impegno contro la discriminazione e la violenza verso le donne». Per questo l’Amministrazione ha accolto favorevolmente la proposta, avanzata dalla Commissione Consiliare delle Pari Opportunità del Comune di Bari (Presidente Mariella Santacroce) e dall’esperta esterna Carla Massari, di ricordare donne del nostro tempo, esemplari per condotta di vita, coerenza di propositi e nobiltà di ideali, come l’universitaria Santa Scorese e come, per altra strada, Letizia Abbaticola, prima avvocatessa del foro di Bari. In particolare, intitolando una strada di Palese Macchie a Santa Scorese, uccisa a soli 23 anni, una delle prime vittime di stalking e di violenza omicida da parte di uno squilibrato che la perseguitava da tre anni caratterizzati da angherie, pedinamenti e stravolgimenti della vita di una intera famiglia, il Comune di Bari indica a modello e simbolo della determinazione femminile una giovane universitaria dedita allo studio e all’impegno cristiano e sociale. La sua vita e i suoi scritti, in particolare il suo diario, sono oggetto di attenzione da parte della Chiesa che l’ha già proclamata Serva di Dio ed ha in corso un processo di Beatificazione per martirio in odio della fede, avviata nel 1998 dalla Diocesi di Bari -Bitonto. Sulla sua vita di santità, trascorsa tra slanci di carità cristiana e incubi per gli ossessivi pedinamenti e le quotidiane persecuzioni da parte del maniaco, oltre al diario personale (S. Scorese, L’attirerò a me, Stilo ed., Bari 20062), sono consultabili diversi libri e da tempo va in scena la rappresentazione di teatro civile “Santa delle Perseguitate “ del Teatro della Fede di Grottaglie (Ta), del regista Alfredo Traversa, autore anche di un libro che ripercorre questa vicenda partendo proprio dal diario della giovane vittima. Alla cerimonia, presenti il padre Pietro e la madre Angela, insieme alla sorella di santa, Rosamaria Scorese ed a suo marito, c’erano gli amici del Movimento dei Focolari, del cui nucleo di Palese (ecco la scelta del luogo) Santa faceva parte, gli amici della Croce Rossa, rappresentanti della Croce Rossa, della Polizia di stato e della Finanza. Hanno inaugurato la lapide Mariella Santacroce, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Bari, visibilmente commossa, l’assessora alla toponomastica, Titti De simone, e la rappresentante del Gabinetto del sindaco, Angela Trevi, con l’esperta che ha seguito tutto l’iter burocratico, Carla Massari. Attestati della delibera comunale sono stati consegnati alla Mamma Angela ed alla sorella Rosamaria. Sono intervenuti anche, in rappresentanza del Comune di Palo del Colle, dove viveva Santa negli ultimi anni della sua breve vita, l’Assessore Oronzo Panebianco ed il Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Cutrone. Hanno ricordato la giovane vittima, don Mario Sangiovanni, parroco della chiesa del Redentore, dove Santa è cresciuta nella sua spiritualità, e don Carlo Colasuonno, suo docente di inglese ai temi del ginnasio. Il regista Alfredo Traversa, autore della rappresentazione sulle vicende del calvario di Santa, riportate anche nel libro “Santa che voleva solo vivere” (ed. La Meridiana), ha letto un messaggio del Presidente della Regione Nichi Vendola, che ha scritto, fra l’altro: “Questa Nostra Puglia ha saputo dare voce al racconto della breve vita di Santa e di questo non possiamo che essere fieri”. Durante la rimozione del drappo che ricopriva la targa, grande commozione ha suscitato in riecheggiare in sottofondo una canzone tratta da uno scritto di Santa. La sorella Rosamaria ha ricordato con orgoglio che “ Tutti coloro che passeranno da questa strada, si chiederanno chi è Santa e qual è la sua storia e cos’è il femminicidio. Questo ci impegna a lavorare insieme per formare una nuova coscienza. La storia di Santa è una storia, ma ce ne sono tante di donne violate. Tutto ciò ci deve far interrogare e deve essere di pungolo per dare risposte a tutte”. NOTIZIE BIOGRAFICHE SANTA SCORESE 1968-1991) Nasce il 6 febbraio 1968 a Bari, nella sua casa di rione Libertà. Dopo la scuola dell’obbligo, si iscrive ai Liceo Classico “Orazio Flacco” e successivamente frequenta la facoltà di Pedagogia. Nell’agosto del 1987 si trasferisce con la sua famiglia a Palo del Colle (Bari) dove in-tensifica il suo impegno sociale e cristiano. Sin dal V ginnasio frequenta un corso per pionieri della Croce Rossa e si occupa di ragazzi poliomielitici e affetti da distrofia muscolare. Dal 1984 aderisce alla Milizia dell’Immacolata presso le Missionarie dell’immacolata “P. Kolbe”, e contemporaneamente frequenta II Movimento dei Focolari. Si reca spesso alla Casa di Riposo a far visita agli anziani soli, presta la sua esemplare azione nel centro parrocchiale, partecipa assiduamente alle iniziative dell’Azione Cattolica, svolge attività dì catechismo e fa parte del coro. Vivendo il Vangelo e dedicando la vita ai poveri è spinta ad intraprendere una appassionata ricerca della sua vocazione. Intanto un giovane squilibrato prende a minacciarla e dopo anni di ossessivi pedinamenti, nella tarda serata di venerdì 15 marzo 1991, mentre tornava da un incontro di catechesi in parrocchia, la colpisce mortalmente. Aveva 23 anni. Le sue ultime parole sono di perdono per il suo assassino. Per il suo grande impegno sociale è stata definita Serva di Dio ed è in corso il processo di beatificazione.