Itinerario sul Gargano per assaporarne i colori e i sapori
Perchè venire a visitare la provincia di Foggia? O Capitanata, dal titolo dei Catapano che nel primo Medioevo la governarono in nome dell’imperatore di Bisanzio, o anche la Daunia dal piantico nome del popolo illirico stanziatosi nell’alta Apulia.
Difficile dirlo, quando si parla della propria terra!? Potrei parlarvi dell’odore dei campi di grano pronti per essere mietuti, dell’odore dei pini dopo un acquazzone, del colore del mare mosso dal vento, sotto un cielo tersissimo, ma rischierei di parlare di qualcosa che fa parte della mia Capitanata e non di quella che voi trovereste!
Vi dirò allora di venire in Capitanata perchè è ricca di storia, perchè la natura è varia, calda e in molte zone incontaminata, per le specialità gastronomiche, per l’ospitalità dei suoi abitanti, perchè il clima è dolce e soleggiato tutto l’anno e i giorni di pioggia (purtroppo per noi!) un raro evento!
La provincia è vasta e presenta delle zone molto diverse, quasi delle province, al suo interno: il subappennino, con le montagne più alte della Puglia, il Tavoliere, la sconfinata pianura nota nei libri di scuola come granaio d’Italia, il Parco Nazionale del Gargano che con i suoi oltre 120.000 ettari è tra i più grandi d’Europa, e comprende numerosi centri abitati.
Da dove cominciare? L’ideale ? scegliere una località centrale, da utilizzare come base di partenza. Ad esempio Mattinata, un tranquillo paesino di pescatori alle pendici sud del Gargano, non toccato ancora dal turismo di massa, dove poter trascorrere una vacanza tranquilla nei numerosi agriturismi.
Da Mattinata la prima gita inevitabilmente porta a visitare i due più famosi paesini dell’interno del Gargano: San Giovanni Rotondo e Monte S. Angelo, il primo meta universalmente nota dei fedeli di Padre Pio, il secondo meno noto, ma sicuramente molto più interessante dal punto di vista storico ed architettonico.
Da non perdere la bellissima Basilica di San Michele, per gran parte scavata dentro la roccia, e poi il museo, il castello, innumerevoli altre chiese e lo splendido quartiere medievale Junno.
Attraversata Monte S. Angelo, si può poi proseguire verso il cuore del Gargano e scoprire così un vera foresta, dove si dimentica di essere a due passi dal mare. A quel punto è d’obbligo anche un salto a Vico del Gargano e a San Marco in Lamis dove visitare rispettivamente il Convento dei Cappuccini e il Convento di San Matteo e a Rignano Garganico dove è stata rinvenuta la piùantica stazione paleolitica europea…
La seconda gita è invece verso i paesi di mare del Gargano: Vieste, Peschici, Rodi, San Menaio, tutti con le loro caratteristiche case bianche di pescatori, con il nucleo antico fatto di viuzze e vicoletti in salite e discese dai quali si aprono all’improvviso scorci mozzafiato sul mare
Vieste e Peschi ci soprattutto vanno visitate con calma, gustate vicolo dopo vicolo, magari abbandonando quelli principali e scegliendo quelli più selvaggi, rustici! La strada litoranea che da Mattinata porta a Peschici passando per Vieste sarà tutta un susseguirsi di soste per ammirare dall’alto le baie, le calette, i faraglioni e se poi questo tragitto si ha la possibilità di farlo via mare, tanto meglio! Si potranno visitare anche le grotte e vedere dal mare le rocce a strapiombo, con le fronde dei pini che dalla cima si affacciano sul mare.
Ci sono poi le Tremiti , per vedere le quali ci vuole una giornata intera. Ma vale sicuramente la pena fare 2-3 ore di aliscafo tra andata e ritorno per visitarle e veder volare le diomedee, su un mare assolutamente incontaminato e con splendidi fondali!
Senza tralasciare di visitare Mattinata stessa, il luogo che io preferisco in assoluto, e di ammirarla dall’alto della necropoli del Monte Saraceno, merita una visita anche Manfredonia ; soprattutto per il castello che ospita il museo, con delle pregiatissime steli daune e per due belle chiese romaniche appena fuori dal paese: San Leonardo e S. Maria di Siponto; da Manfredonia si arriva velocemente a Margherita di Savoia dove visitare le Saline, lasciandosi affascinare dallo spettacolo surreale delle splendenti montagne bianche e delle decine di diversi splendidi uccelli che è possibile incontrare nella zona umida, dagli aironi al fenicottero rosa.
Almeno una giornata va dedicata invece ai paesi del subappennino
Attraversando il Tavoliere, dal colore diverso in ogni stagione, possiamo anche tralasciare Foggia che tra terremoti e bombardamenti ha perso quasi tutte le tracce del suo antichissimo passato e dirigerci verso Lucera, dominata dai resti del Castello di Federico II (e un po’ anche, come tanta parte della Puglia, dalla personalità dell’imperatore), bellissimo, costruito per dominare la regione; infatti dal castello si gode una stupenda vista del Tavoliere, del Gargano e dei monti della Daunia, essendo Lucera in posizione strategica su una piccola collina.
Da Lucera, dopo aver visitato anche il Duomo ed i resti dell’Anfiteatro, si va a Troia, per non perdere la bellissima Cattedrale romanica con un particolarissimo rosone asimmetrico! E poi c’è da scegliere: Faeto, dove si parla il dialetto franco provenzale e si gustano ottimi prosciutti locali, magari con un picnic nel bellissimo bosco di faggi, Bovino dove ammirare il Castello e il Palazzo ducale, Sant’Agata, Orsara, Accadia e tanti altri deliziosi paesini, tutti abbarbicati in maniera incantevole sul cocuzzolo di una montagna.
E non ho ancora parlato dei laghi! Lesina, con le sue sponde e acque basse, popolata da molte specie di uccelli e Varano con le sue alte coste a picco e i fondali profondi.
Ovunque in provincia di Foggia troverete un ottimo pane che, se diversissimo da paese a paese, è sempre speciale! L’olio, giallo denso e genuino; i formaggi: mozzarelle, ricotta, provole di bufale, cacioricotta, caciocavallo, gli ortaggi a cominciare dai pomodori, e poi il vino, il limoncino, la pasta fatta in casa e tutti gli ottimi piatti della tradizione povera contadina a base di pane, pasta e verdure! E i dolci tipici, naturalmente!
A chi vuole approfondire gli aspetti storici, turistici, architettonici, ambientalistici, gastronomici, consiglio il sito delle 4 province. Dopo tanti percorsi storici, siamo alla storia contemporanea: la provincia di Foggia ha deciso di condividere, in bilico tra globalizzazione e federalismo, il suo futuro con le province di Campobasso, Avellino e Benevento con cui già condivide tanta storia, tante tradizioni, tanta cultura! Sperando di poter condividere anche un futuro diverso, nel quale riuscire ad utilizzare al meglio le tante ricchezze possedute!