Nell’incantevole scenario del ristorante “Specchia Sant’Oronzo” di Polignano a Mare (BA) è stato presentato il nuovo libro di Catena Fiorello “Un padre è un padre”, edito da Rizzoli, un evento organizzato dall’Agenzia Realize (Creative Studio) in Polignano di Teo Brigido. Ha introdotto la serata, dialogando con l’autrice Catena Fiorello, la giornalista Valentina Caltagirone. In questo nuovo romanzo Catena Fiorello, ormai affermata scrittrice, narra la storia di un uomo che impara a essere padre e di una donna che scopre di essere figlia. Paola, la protagonista, ritrova suo padre, mai conosciuto su indicazione della madre che, in punto di morte, soffoca il suo odio verso quell’uomo per donare una nuova guida alla figlia. L’odio supera il labile confine che lo divide dall’amore. Perché padri, e figli, si diventa, grazie alla forza sorprendente dell’amore. Catena Fiorello , con abile verve, conduce il folto pubblico attraverso i suo ultimi tre romanzi, tutti intrisi di forti messaggi, legati soprattutto alla necessità del dialogo, per sconfiggere l’apparenza e riscoprirsi, per affrontare con dignità le avversità della vita, per amare e scoprire il “padre” guida e consigliere d’amore. Nella splendida serata, in una location ammirevole, Catena legge brani del suo libro,con in sottofondo il suo dell’arpa dal vivo, suonata da un abile artista polacco, suggellando l’unione fra mani che sfogliano pagine dei libri, con maniche pizzicano corde armoniose.
Il libro è dedicato al giovane ABBI, tragicamente scomparso, è lei istrionica come sempre riesce a scoprire fra il pubblico un’amica della mamma di abbi, Mara Pasqualicchio, ed a farla parlare , per poi trascinare in dialogo costruttivo una giovane tedesca presente, la cui madre (calabrese) segue sempre le Tv italiane e conosce tutto di Catena, la giovanissima Direttrice di un centro sociale di Stoccarda, Venus Maida,racconta storie di vita vissute con Catena che ha la capacità ed il dono di coinvolgere tutti ad uno ad uno, scovando anche pensionati finanzieri, come lo era suo Padre, appunto …il faro della nostra scrittrice siculo-salentina (d’adozione). Tutti hanno bisogno di un faro, di un “padre” guida per non perdersi nei vortici della debolezza bieca o nella coltivazione di un odio che non può esistere.