Il primo fine settimana di ottobre (da venerdì 3 a domenica 5), la Sala Polivalente di via Leoncavallo 23, a Torino, ospiterà “Strade maestre: un cammino di parità”, terzo convegno nazionale di Toponomastica femminile
di Loretta Junck
Torino 4 ottobre 2014.minile
Manuela Bertoldo al Convegno Toponomastica femmiile
Il primo fine settimana di ottobre (da venerdì 3 a domenica 5), la Sala Polivalente di via Leoncavallo 23, a Torino, ospiterà “Strade maestre: un cammino di parità”, terzo convegno nazionale di Toponomastica femminile.
L’evento testimonia la vitalità del gruppo che, nato nel gennaio del 2012, conta ora più di 7800 aderenti e si esprime in diversi campi, in primo luogo quello dell’attività didattica: il 26 maggio la premiazione del primo Concorso nazionale ha visto a Roma l’affluenza straordinaria di settecento studenti giunti da tutta Italia per conoscere i migliori lavori realizzati con entusiasmo da insegnanti e allieve/i nelle scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria all’università. (http://www.toponomasticafemminile.com/index.php?option=com_content&view=article&id=8034&Itemid=8186 )
Il Convegno di Torino, oltre a fare il punto sulle iniziative del gruppo, offrirà una panoramica della cultura di genere in Italia, e in quest’ambito Manuela Bertoldo interverrà per portare il proprio contributo urbanistico. Pubblichiamo di seguito la sintesi del suo intervento, che avrà luogo sabato 4 ottobre (h 12.55 – 13.10).
Per eventuali informazioni sul Convegno scrivere a Loretta Junck: <loretta.junck@fastwebnet.it>
ABITARE AL FEMMINILE I LUOGHI DELLE DONNE
(Marisa Fantin e Manuela Bertoldo-INU Veneto)
Abbiamo chiamato questa ricerca Abitare al femminile perché cercavamo di capire se esiste una città al femminile e se le donne sono state e sono protagoniste della costruzione e del progetto di città.
Non è così: le donne hanno un ruolo da protagoniste dell’abitare, ma non sono loro a ideare e progettare le città.
Vivono nella città, contribuiscono in modo significativo a fare sì che assuma il valore di dimora, di casa, ma non sono protagoniste del pensiero che genera la città e crea le condizioni perché essa possa essere pianificata.
Sono come le città di Calvino: hanno tutte un nome di donna, ma sono città invisibili.
A partire da questa condizione abbiamo sviluppato un percorso di ricerca che da un lato affronta le tematiche delle situazioni urbane: la sicurezza, il comfort, l’abitabilità delle città e dei luoghi pubblici, e dall’altro cerca di tradurre in azioni e progetti le valutazioni e le considerazioni raccolte dal mondo femminile.
Le donne sono un consumatore esperto della città, troppo spesso trascurato, vittima assieme ai vecchi e ai bambini della disorganizzazione urbana; misurano la qualità dei servizi pubblici, l’accessibilità dei luoghi, la vita domestica, la qualità dei luoghi di lavoro, la distribuzione della rete commerciale, l’organizzazione dei tempi e degli orari. Vivono la città dei bambini e conoscono la qualità dei servizi scolastici, la città dei giovani e dei luoghi di incontro, la città della famiglia e dei servizi sociali, la città del lavoro e dello svago, la città degli anziani e dell’assistenza. Sono particolarmente sensibili alla qualità dell’ambiente, alla mobilità sostenibile, alla sicurezza.
IL QUESTIONARIO
Ciascuna donna disegna il suo spazio collettivo a partire da differenti luoghi di residenza, scelti tra diverse realtà urbane del Veneto (città e piccoli comuni), riconoscendo che i modelli di vita sono diversi, diverse le donne che li frequentano (residenti, turiste, lavoratrici, frequentatrici casuali o abituali), diverse le risorse di cui dispongono.
La parte più importante del questionario è quella relativa ai desideri delle donne, i servizi e gli spazi che le donne vorrebbero realizzati o comunque migliorati nei luoghi in cui vivono.
Nota:
la ricerca è stata condotta da INU Veneto e finanziata dalla Commissione Pari Opportunità della Regione del Veneto. Gli esiti sono riassunti in un documento pubblicato da INU Edizioni.
Manuela Bertoldo – Laureata in Urbanistica, Socia Fondatrice dell’Associazione Piano-Forte, per lo studio e le politiche dei tempi della città. Membro INU Veneto.
Svolge attività di ricerca, di consulenza e indagine come progettista o coprogettista della società Sistema con sede a Venezia e Bolzano. All’interno della società si occupa di processi partecipativi e progetti di rigenerazione urbana con particolare attenzione alla questione di genere.
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