”Il mostro sembra quasi sempre un bel Principe e le donne questo mito del principe non se lo leveranno mai dalla mente finchè continueranno ad essere educate cosi’.”
Lettera firmata
Purtroppo faccio parte di quel nutrito gruppo di donne prenotate per il femminicidio.
L’ho lasciato dopo 9 anni di convivenza e un figlio di 5, perché aveva almeno tre vite parallele. Ha così iniziato a tormentarmi, stalking di tutti i tipi fino ad arrivare a cercare di strangolarmi e poco dopo mi ha massacrata di botte davanti al bambino.
Naturalmente alle nove di mattina nessuno ha sentito le mie urla di aiuto, anche se il palazzo era pieno di persone, tutte altolocate che non possono farsi coinvolgere da queste sciocchezze, a cominciare dall’avvocato che abita alla porta accanto alla mia. “Non si può mettere bocca nelle faccende delle famiglie…” mi ha detto l’avvocato, quando gli ho chiesto , dopo qualche giorno, perchè non fosse intervenuto. Mi sembra giusto, così si muore meglio, senza dare fastidio a nessuno.
L’ho lasciato un anno fa ma la prima udienza ci sarà il 27 febbraio prossimo.
Nel frattempo, lui ha le chiavi di casa e può entrare quando vuole, mi ha rubato di tutto mentre va in giro a dire che mi ha lasciata perchè sono una ladra (?), mi ha minacciata persino davanti ai carabinieri, poi è andato a vivere dalla mia AMICA nonché collega di lavoro (il lavoro glielo avevo trovato io…) che si diceva tanto impaurita da lui e che ha pure assistito allo strangolamento. Mi mandava sms dicendosi “terrorizzata da lui, meno male che ci sei tu…” e intanto già viveva con lui e con lui aveva una relazione che andava avanti da tanto, mentre lui aveva una relazione con un’altra ancora, e se la portava in vacanza, alberghi 5 stelle mentre avrebbe dovuto essere in trasferta per lavoro….bell’intrigo. Forse ci scrivo su un libro, magari mi aiuta a rprendermi dal caos che tutta questa storia mi ha creato. Sono viva grazie a mia madre e due ragazze dell’ufficio accanto che lo hanno preso per le spalle e trascinato via.
Lui ha chiamato il 118 per farsi misurare la pressione perchè ” era stato aggredito e picchiato da mia madre…” Mia madre sbattuta, da un cazzotto nello stomaco, sulla fotocopiatrice dell’ufficio contabilità; mia madre, 74 anni e invalida civile all’80%, magra come un’uccellino contro la stazza di lui, ipersportivo, 47 anni. All’ospedale, dove sono arrivata accompagnata da 3 poliziotti, la dottoressa che mi ha visitata, molto giovane, era molto scettica e scocciata sul referto da fare perché “..se avesse usato una corda si sarebbero viste meglio le ferite”. Cioè sarei morta meglio! Però a vederlo sembra tanto un bravo ragazzo.
SEMBRA, ecco. Ogni tanto qualcuno mi chiede perchè non ci vedono più assieme; se racconto l’accaduto, spalancano gli occhi, increduli: ma se SEMBRA tanto un bravo ragazzo!
Anche a me SEMBRAVA tanto un bravo ragazzo, ci ho pure fatto un figlio, pensavo di dargli un BRAVO papà. Dopo quello che è stato costretto a vedere, con i suoi piccoli 5 anni di vita, non saprà più come fare ad amarlo, anche se ne sente tanto il bisogno, ne ha paura. Chi pensa a questo cucciolo a cui è stata strappata l’infanzia, è stato rovinato il sogno di una famiglia felice?
Ho fatto denunce, sono stata ai servizi sociali (gli unici veramente empatici) al centro di accoglienza, ma non si muove nulla. Questa non è una nazione civile, non c’è bisogno di guardare lontano, il mostro cammina accanto a noi”.
Riporto questa esperienza perchè spero sia d’aiuto a tante donne. E perchè si pensi anche ai bambini che, di conseguenza, soffrono senza avere gli strumenti per superare i traumi.
Il mostro (non solo il mio), sembra quasi sempre un bel Principe e noi donne questo mito del principe non ce lo leveremo mai dalla mente finchè continueranno ad educarci cosi’.
Ho letto tantissimo e fatto molta autoanalisi per riuscire a capire perché si finisce accanto a Barbablù, forse dovremmo parlare di questo. Le donne dovrebbero imparare di più la solidarietà, invece pensano : il mio -marito, compagno, fidanzato- non lo farà mai.
Ma non si sa mai che faccia abbia veramente Barbablù. La sua doppia personalità si svela in momenti insospettabili ed inattesi.
Magari ti ha giurato anche amore eterno (non è improbabile, tanto non sà di cosa sta parlando, l’amore non lo conosce, conosce solo il possesso e, di conseguenza, la violenza).
Suggerisco alle donne di leggere, tanto, su questi argomenti; serve per chiarirsi le idee, per aprire gli occhi, per percepire in anticipo quel dettaglio che magari ci salverà la vita. Allego una foto con i postumi dell’ultima aggressione e lascio a voi la parola.
1 commento
“Questa non è una nazione civile, non c’è bisogno di guardare lontano” No, non lo è. Però spezzo una lancia a ‘favore’ dell’Italia, e solo in questo caso, ma tutte le civiltà basate sul patriarcato hanno e avranno sempre questa struttura social dove l’uomo è il padrone della donna. Alcune mamme pure lo inculcano ai figli oggigiorno, altrimenti non si potrebbe spiegare come mai ragazzini di 15-16 anni ragionino più o meno come potrebbe il 47enne ex compagno dell’autrice del pezzo.
In quanto all’empatia in senso generale, in Italia è morta da un pezzo, purtroppo. Se il vicino spara all’altro vicino senti sempre dire “era un brav’uomo!” – ma hanno visto niente? – “No, non sono affari miei”.
Per fortuna che nel Regno Unito chiamano ancora la polizia invece di farsi i fatti propri.