Non avete capito niente, cari califfi del terrore. Il pianeta non è diviso in due: voi, gli “eletti” dal cielo, da una parte; il resto dell’umanità dall’altra.
Mettetevelo bene in testa: il sogno di imporre ovunque le regole assurde (nonché anacronistiche) di un presunto califfato – frutto evidente delle vostre menti deliranti – è destinato a non avere alcun seguito, malgrado i gesti eclatanti che continuate a compiere per piegare il mondo al vostro ridicolo volere. Nessuno intende cadere nella trappola che cercate di tendere all’intera umanità.
Sostenete di disprezzare la vita e ribadite un amore viscerale per la morte: allora perché vorreste regalarla all’Occidente? Se morire è per voi così importante organizzatevi e inaugurate qualche festoso happening all’insegna del suicidio (vostro) di massa. Sarebbe più divertente, non vi pare?
Non avete alcun rispetto né per il prossimo né tantomeno per voi stessi. Lo dimostrate quotidianamente, in ogni cosa che fate.
Certo, siete abili registi. I video che diffondete in rete paiono piccoli capolavori dell’horror, d’accordo. I proclami con cui inondate l’etere, ossia i messaggi preventivamente redatti a tavolino e abilmente recitati da chi di dovere – vittime o carnefici poco importa – al momento opportuno, sono parole destinate a svanire nell’aria del deserto (tanto per citare l’ambiente a voi caro).
Guardatevi allo specchio almeno una volta, sempre che non sia un peccato, beninteso: siete “uomini” o animali (con tante scuse a questi ultimi per il paragone azzardato)? Con quelle barbe incolte, quegli abiti sgualciti e sporchi, quegli occhi dall’espressione truce… Impossibile non provare ribrezzo.
E la vostra presunta abilità politica, poi! L’attenzione che prestate al governo dei territori passati sotto il vostro dominio rappresenta chiaramente soltanto una futile propaganda pubblicitaria. Non siete nemmeno capaci di ammettere il trascorrere del tempo, se ancora non vi siete accorti di vivere nel Medioevo, e pretendete di occuparvi della realtà moderna che vi circonda?
Fingete di occuparvi del benessere sociale con accorte politiche di welfare, volete tutelare i deboli. Finanziate e costruite strutture sanitarie per garantire a tutti coloro che avete reso schiavi di ricevere qualche sorta di assistenza (maldestro tentativo di ricalcare l’antica formula ben nota dello scambio di favori tra parti opposte?), pur non disponendo né di personale adeguato né di medicinali.
Davvero credete con questo di rendervi credibili agli occhi del mondo? Assolutamente no. Così come non siete affatto temibili, malgrado le teste che continuate a brandire come trofei di guerra davanti alle telecamere.
Le vostre donne vi odiano. Le nascondete sotto mantelli soffocanti, ve ne servite per assicurarvi una (in)degna discendenza. A nessuna di loro piace essere infibulata per un vostro capriccio. E trovatemene una – una sola – felice di sposarsi a tempo determinato con qualcuno di voi solo per soddisfare i vostri sordidi istinti bestiali.
Se non avete alcuna considerazione dei desideri e delle aspirazioni altrui è perché voi stessi ne siete privi. Esercitate la violenza “in nome di Allah”: ignorate di essere in tal modo anche sacrileghi?.
Non avete capito niente, cari califfi del terrore. Il pianeta non è diviso in due: voi, gli “eletti” dal cielo, da una parte; il resto dell’umanità dall’altra.
Quella che cercate invano di giocare non è una partita a scacchi di scarsa portata: è una contrapposizione tra civiltà e barbarie ed è perfettamente inutile ricordarvi a quale categoria appartenete.
Citate spesso qualche versetto coranico per assicurarvi un minimo di autorità. Tuttavia è evidente che non avete mai neppure sfogliato il Corano. Probabilmente a suo tempo qualcuno vi avrà fatto imparare a memoria citazioni manipolate ad hoc e adesso voi le ripetete come pappagalli, convinti di possedere le chiavi della Verità.
Siete patetici, attorniati dall’aura di crudeltà che vi è propria. Immaginavate forse che il mondo sarebbe caduto ai vostri piedi?
Quello che siete riusciti a ottenere finora è un’alta visibilità mediatica e una cospicua ricchezza. Nient’altro.
Pero, pensandoci bene, un piccolo miracolo l’avete compiuto. Siete riusciti ad arrivare dove il vostro predecessore Osama bin Laden aveva volutamente fallito.
Grazie a voi è infatti scomparso il divario di ostilità che si era aperto tra Oriente e Occidente (lo “scontro delle civiltà” caro a Samuel Huntington).
Oggi infatti musulmani, ebrei, cristiani si ritrovano uniti. Uniti nella fede in un unico Dio. Uniti nella necessità impellente di pacifica convivenza. Uniti nel rispetto dell’esistenza stessa come valore inestimabile. Soprattutto uniti contro di voi, che vi servite di una visione distorta della religione per arrogarvi il diritto di decidere i destini altrui.
Vedete? Volevate smembrare uomini e stati. imporre a chiunque le vostre leggi arcaiche, esportare l’idea del califfato da un capo all’altro della terra. Invece avete contribuito a rafforzare la solidarietà tra individui delle più svariate culture e tradizioni. Il destino vi ha riservato una bella beffa, non credete? E ricordatevi: è solamente l’inizio.