Balzo dal 72° posto del 2006, al 44° posto del 2013 e al 37° del 2014 nella graduatoria stilata dal World Economic Forum in relazione all’indice di gender gap.
E’ il maggior numero di ministre nel Governo e di donne in Parlamento a far recuperare all’Italia 2 posti nella graduatoria stilata dal World Economic Forum in realazione all’indice di gender gap.
Il balzo dal 72° posto del 2006, al 44° posto del 2013 e al 37° del 2014.
Ma è importante non sottovalutare altri andamenti sui quali dovremmo continuare a tenere le antenne dritte:
– siamo al 129° posto per l’uguaglianza salariale
– siamo regrediti sulla parità nell’istruzione passando al 62° posto (eravamo al 27° posto nel 2006, e al 65° nel 2013). Su questo dato dovremmo capire meglio perchè pare penalizzato dalla diminuzione dell’iscrizione delle bambine nella scuola primaria (che è obbligatoria), mentre per la scuola secondaria e l’università l’Italia è ai primi posti
Secondo il Wef resta molto ampia nel pianeta la disparità di genere delle opportunità lavorativa: in 9 anni si è solo ridotta del 4%, passando dal 56% al 60%. Di questo passo ci vorranno 81 anni per chiudere il divario e quindi per avere la parità nel posto di lavoro bisognerà aspettare il 2095.
http://www.huffingtonpost.it/2014/10/28/pari-opportunita-italia_n_6059306.html?utm_hp_ref=italy