Per stare nel mercato occorre sviluppare una buona capacità relazionale.
Milly Tucci, cosentina del ’77 si è laureata in Economia in Calabria, ha concluso con successo un Master in ricerche di mercato e nel 2014 ha anche chiuso con lode il PHD presso il libero dottorato dell’Istituto Alti studi strategici e poltiici sulla leadership in Governance e Cultura Politica a Milano.
Sposata con un uomo fantastico che sostiene il suo lavoro e le da sempre ottimi consigli, non ha ancora figli non ne ha ancora perché sfortunatamente è sposata a distanza. Lavora tra Roma e Calabria.
Che lavoro fai oggi?
Lavoro in Istituto Piepoli part-time, per conciliare la gestione di una famiglia a distanza e sviluppare i vari progetti culturali che mi vedono impegnata: mi occupo di marketing, ricerca, monitoraggio delle azioni di comunicazione per i programmi nazionali e regionali, studi sociali, innovazione, consulenza per le città italiane e lancio di giovani imprenditori. Dirigo progetti di alta formazione e
Da poco sono anche socia di Ingreen, start up tecnologica di ingegneria ambientale.
Cosa vuol dire lavorare per un istituto di ricerca come il Piepoli e come ci sei arrivata?<
Lavorare in Istituto Piepoli per me è stata una conferma che lo studio e l’impegno pagano: ricordo ancora come sono stata selezionata dal Prof. Piepoli a Bari: nel corso della giornata finale del master in ricerche di mercato raccontai del mio stage a Praga e della mia volontà e resistenza di lavorare insieme alla mia direttrice italiana con colleghi cechi, rumeni, polacchi, ungheresi e di resistere anche quando la mia direttrice andò via lasciandomi davanti a un bivio: tornare a casa o finire il lavoro, beh quel sacrificio mi è costato tanto ma io ho finito il lavoro con successo e Piepoli colpito da questa storia mi ha assunto.
Le politiche di genere sembrano il tuo pane quotidiano, ma anche le tecnologie e ciò che le donne fanno in questo settore.
Come donna e come giovane ho capito cosa fosse il gender gap durante il corso universitario di demografia, lì ho visto i dati e ho capito che essere donna e giovane nel Sud di questo Paese era una condizione di partenza non proprio ottimale.
Non ho mai finito gli studi da allora per contrastare questo trend sfavorevole.
Grazie all’incontro con l’imprenditrice Arianna Trettel ho capito che per chi era solo bravo per stare nel mercato occorreva sviluppare anche una buona capacità relazionale, portare avanti le proprie idee coinvolgendo gli altri, creando gruppi di amici e sostenitori di un progetto comune, il passo successivo è stato entrare in gruppi di simili misti di uomini e donne o crearne di nuovi, il web su questo ha facilitato molto. Cito ad esempio: Istituto Alti studi strategici prima come allieva e oggi come socia, Socia di Associazione Stati generali dell’innovazione E in particolare del meraviglioso Gruppo Wister, donne per i territori intelligenti, Socia del Centro studi democrazie digitali Supporter dell’Associazione no profit contro la criminalità Attendiamoci Onlus di Reggio Calabria Supporter dell’Associazione dei calabresi nel mondo C3international, per non perdere mai le mie radici ovunque mi trovi
Supporte del gruppo di monitoraggio civico Monithon Calabria, nato da un gruppo di ex-allievi del Master in Marketing intelligence che ho diretto in Calabria con l’Università per stranieri di Reggio Calabria
Il digital divide in Italia ed in Europa è ormai quasi colmato o quantomeno ridotto? E le donne cosa fanno in rete?
Il digital divide non è assolutamente stato ridotto e su questo un ruolo importante spetta oggi all’agenzia digitale italiana, al Governo e all’Europa perché le infrastrutture immateriali possono riavvicinare i cittadini e potenziare la nostra competitività, ma ancora tanto resta da fare si pensi alla banda larga e occorre andare veloce!
Su questo tema l’ultimo pezzo di Wired dello scorso 2 Ottobre è illuminante: http://www.wired.it/internet/tlc/2014/10/02/banda-larga-mappa-digital-divide-comune-per-comune/
<< Le nostre tecnologie si stanno evolvendo sempre più in fretta, mentre le nostre competenze le nostre organizzazioni rimangono indietro. Ecco perché è urgente capire questi fenomeni e trovare strategie che permettano ai lavoratori di mettersi in gioco insieme con le macchine anziché gareggiare con esse>> diceva nel suo ultimo libro Brynjolfsson.
Come spiega l’autore del libro “Race against the machine” la legge di Gordon Moore il numero di transistor contenuti in un circuito integrato di costo minimo raddoppiava ogni 12 mesi. Moore prevedeva che questo tasso di sviluppo sarebbe continuato anche in futuro. Quando la previsione si rivelò esatta nacque la legge di Moore. Oggi il periodo di tempo accettato è di 18 mesi. Cosa vuol dire che ogni 18 mesi migliora la capacità degli hard disk, dei software, la larghezza di banda della rete, la definizione del display, migliorano i processori, migliorano gli algoritmi. La tecnologia fa passi da gigante e l’uomo per competere nel mercato globale deve imparare a tenere il passo, studiando aggiornandosi a tutte le età.
Su questo tema diventa utile il progetto spid dell’Agid ed è auspicabile che le amministrazioni decidano di destinare un fondo alla
informatizzazione degli utenti di tutte le età http://www.agid.gov.it/identita-digitali/spid con l’istituzione del Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID) le pubbliche amministrazioni potranno consentire l’accesso in rete ai propri servizi, perché questo progetto possa avere successo l’alfabetizzazione informatica è fondamentale
Hai di recente scritto sull’’importanza delle politiche di riduzione gender gap. Ce ne parli?
Sull’’importanza delle politiche di riduzione gender gap parlerò il 5 dicembre agli stati generali delle donne, focalizzandomi sui problemi delle donne Sud, perche credo che la rinascita del Paese possa partire proprio grazie alle donne e ai territori a più alta presenza di disoccupati.
Per un approfondimento https://www.dols.it/2014/10/13/gender-revolution/
Inoltre con Istituto Alti studi strategici e politici per la leadership, di cui sono stata allieva e oggi socia ho partecipato in un gruppo misto di economisti, filosofi, politici e intellettuali, uomini e donne alla formulazione di una proposta concreta “Governance e strategia per un’altra Europa”, sperando che anche solo una delle idee sviluppate con i docenti, lo studio e le interviste a personalità di spicco possano essere considerate in occasione del Semestre italiano, per rendere l’Europa più attuale e più vicina ai cittadini a partire dalle donne. Il Libro “Delle riforme” edito da Iassp verrà presentato presto a Roma e Milano e per i più curiosi è possibile chiederne copia
Contattando direttamente la Sottoscritta millytucci@istitutopiepoli.it
Oppure dal sito http://www.iassp.it/it/