“Quali misure per la famiglia e i minori in tempo di crisi?” Questo è il tema del convegno che si è svolto nell’Aula del Consiglio regionale, su iniziativa della Consulta regionale femminile.
I lavori sono stati introdotti dalla presidente della Consulta Anna Maria Carbonelli Quaranta e moderati dalla giornalista Enrica Simonetti della Gazzetta del Mezzogiorno.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello – secondo quanto illustrato dalla presidente – di formulare proposte, insieme alle associazioni aderenti alla Consulta, sulle problematiche della famiglia nei vari aspetti. Tra i temi più urgenti quello rivolto alla tutela dei minori. “È necessario, quindi – ha puntualizzato Anna Maria Quaranta – chiedere alle Istituzioni operanti sul territorio (Regione e Comuni), di porre in atto politiche di sostegno nei confronti della famiglia e dei minori, che hanno diritto ad essere protetti e trattati con giustizia nel loro ambiente familiare e scolastico”.
Il presidente del Consiglio Onofrio Introna ha salutato i relatori ed i partecipanti all’iniziativa, esprimendo apprezzamento nei confronti dell’attività svolta dall’Organismo femminile regionale, che può contare sul suo sostegno. Per il presidente Introna “la situazione economica in cui versa la nostra comunità formata dalle nostre famiglie è intrisa delle difficoltà che si porta dietro il nostro Paese da sette anni, da quando cioè è iniziata questa lunga crisi del secondo dopo guerra. In questo quadro in cui le sofferenze delle famiglie sono inaudite, gli Enti locali (Comuni e Regioni) agiscono in modo ingessato, perché, se da un lato lo Stato con il processo di delega scarica le competenze, dall’altro taglia i trasferimenti. Di conseguenza – ha evidenziato il presidente – gli Enti locali per poter mantenere inalterato lo stato dei servizi, devono inevitabilmente operare sulle aliquote. Mi auguro – ha concluso Introna – che questo Paese ritrovi la forza di ripartire e di mettere in moto il sistema della produzione per poter dare alle famiglie gli strumenti di supporto e fronteggiare le difficoltà. Si rilevano maggiori risparmi da parte delle famiglie, ma questo è il segnale della crisi e della paura nel domani da parte dei cittadini”.
Nel corso dei lavori sono intervenuti la rappresentante del Tribunale per i minorenni di Bari, Patrizia Famà, che ha fornito dei dati sul disagio minorile e sugli interventi in sede civile: “i divorzi costano e disgregano le famiglie, destabilizzando. Serve una formazione a tappeto dei dirigenti scolastici”; il direttore regionale per la Pastorale della famiglia, don Franco Lanzolla, che ha esposto le diverse iniziative a sostegno e i servizi offerti alle famiglie in crisi: “bisogna aiutare a costruire la nuzialità, oltre il”se”, perché è ignoto a molti come si costruisce la relazione di coppia. La crisi è antropologica e non sociologica.
A Modugno si sta creando la casa di accoglienza per uomini separati per la rinegoziazione della genitorialità”; Carmela Paternostro del Comune di Bari che ha parlato del nido come servizio socio-educativo proiettato sul quartiere; la Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dei minori, Rosy Paparella, che ha relazionato sulle misure di contrasto alla povertà e del recupero della prevenzione del disagio: “si deve parlare di Miseria più che di povertà. L’ineguatezza ed il senso di colpa si manifestano per la violazione del patto della promessa, cioè la possibilità che un padre possa fare la promessa ai propri figli di consegnare un mondo migliore. Sta venendo meno l’amore condizionato e la definizione del limite. Vi è una mancanza a livello Nazionale del sostegno alla povertà.
Insieme al Carcere minorile si sta pensando alla formazione dei dirigenti scolastici ed ad una riforma della giustizia”; Vera Guelfi del foro di Bari, sindacalista della UIL, che ha riferito fatti e vicissitudini riguardanti la famiglia e i minori dei migranti: “Vi sono più italiani che emigrano di stranieri immigrati. Spesso questi non hanno gli stessi diritti ma devono sottoporsi, pur se regolari, ad esami aggiuntivi per accedere a forme di assistenza, comunque possono accedere al gratuito patrocinio da parte di avvocati. La presenza di immigrati, comunque, porta un arricchimento come maggior forza lavoro e maggiori nascite.
Enrica Simonetti ha affermato che si è in presenza di una crisi anche etica, quando i coniugi in fase di separazione si contendono i figli.