La scrittrice Antonia Chiara Scardicchio attraverso il suo libro “Madri…..voglio vederti danzare” racconta la sua “rinascita” come madre
Quarto ed ultimo imperdibile appuntamento della rassegna “Uomini e Donne a confronto” con la scrittrice Antonia Chiara Scardicchio che attraverso il suo libro “Madri…..voglio vederti danzare” racconta la sua “rinascita” come madre, quando undici anni fa, con l’arrivo della sua bimba Serena, ha dovuto ripensare totalmente la sua esistenza nel vivere l’avventura della maternità con una bimba speciale.
Connubio fra pensieri, lettere, arte ed…amore, quale inno alla vita, comunque sia stata donata, madre di una figlia Serena che con il suo handicap ha insegnato a vedere e vivere la vita in modo diverso, ma entusiastico.
All’inizio dell’incontro l’assessora alle pari Opportunità del Comune di Cellamare, Anna Elena Zammataro, che ha voluto organizzare la rassegna, e Luciano Anelli, comunicatore e divulgatore della Cultura Femmminile, conduttore ed ideatore della rassegna, hanno ricordato le vittime del Femminicidio con l’iniziativa “un posto occupato2 da tutte tali vittime, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Il libro proposto è un “breviario di felicità” che narra dell’amore dell’autrice per Serena ma in generale, dell’essere madri e genitori in un percorso fatto di dolore, redenzione e bellezza.
Antonia Chiara Scardicchio è Ricercatrice in pedagogia sperimentale e prof. di progettazione di processi formativi e didattica servizi educativi. Conduce atelier autobiografici mediante linguaggi del gioco e dell’arte in contesti sanitari ed aziendali.
“Cosa mi ha colpito di Chiara e perché ho proposto il libro ? La sua serenità che infonde in chi l’ascolta.”
Prima della nascita di Serena, affetta da autismo, che ha cambiato la sua vita…Chiara era “morta dentro”, introversa, triste, sempre scontenta !! A lei piace parlare molto, ma sua figlia le ha insegnato il valore dei SILENZI.
Prima le piaceva scrivere, ma con la nascita di Serena aveva riposto tutto in un cassetto, che di recente ha riaperto e anche con i pensieri che le sono stati ispirati dalla nascita di sua figlia Serena, ha iniziato un nuovo percorso: il libro, ma anche ha iniziato a scriverli sugli ombrelli e…ne è nata un’iniziativa “Gli ombrelli parlanti di Serena”…che i detenuti del Carcere di Lecce hanno adottato ed ora li stampano e producono loro col duplice effetto di uscire dalle celle e applicarsi a qualcosa di creativo, ma anche rendersi utili per il bene di Serena.
Serena ha insegnato ad essere felice. Ha lei zittito la mamma ed insegnato ad OSSERVARE.
Lei è come un quadro surrealista…un quadro di Magrit; ognuno può interpretarlo secondo la sua sensazione.
Molte madri hanno un atteggiamento predatorio sui figli…e si lamentano per qualche insuccesso , perché vorrebbero che fossero ciò che loro non sono riuscite ad essere, ma..cosa dovrebbe dire una madre con un figlio autistico ? Chiara insegna a gioire dei figli comunque, perché questo le ha insegnato SERENA.
Invece molte madri conosciute con analoga sorte…benedicono ciò che è accaduto per gli insegnamenti; sono madri che si sono rialzate !
Madri che hanno fatto sì che Chiara raccogliesse i suoi vari scritti e grazie a queste altre madri e l’artista Angela Micheli, scultrice, pittrice di mamme, è nato il libro…dedicato a queste madri !
MARIA….viene raffigurata sempre come l’addolorata, ma invece le mamme devono solo gioire per i figli che hanno.
La copertina del libro, per altro, raffigura una mamma con un pancione e la sorte ha voluto che Chiara da poco sia giunta ad una seconda maternità di un bimbo, Gabriele, molto grosso e precoce.
Serena non parla e non comprende la maggior parte delle parole, così ha insegnato l’importanza delle”parole”. Anche le compagne di scuola di Serena l’aiutano e la comprendono. Serena ha avuto la forza di cambiare anche il loro atteggiamento verso la diversità.
Ora Chiara si occupa anche di Arte “elogio delle cose inutili”, ed è in progetto una nuova iniziativa con la casa Editrice Pugliese “la Meridiana”.
Finalità del libro e degli ombrelli è di aiutare Serena nel suo difficile percorso di crescita e tutto è nato grazie a lei.
La serata, alla quale hanno preso parte anche le altre autrici (tranne la Baldassarra occupata a presentare il suo monologo “Zero a zero” a Taranto): Tinta e Monica Bardi con il taglio di una torta raffigurante il conduttore con la sua inseparabile macchina fotografica ed i 4 libri presentati, con sullo sfondo un drappo rosso, per non dimenticare le vittime di femminicidio.