Storia di Sicilia, di realtà senza fronzoli, di mafia ma anche di speranza.
Ad arrivare a leggere un libro che non sia un classico consolidato o un qualcosa battuto dalla grancassa dei media si puo’ arrivare per percorsi strani e diversissimi .
Ecco per me la curiosita’ di leggere “Il manovratore occulto”e’ nata dal notare il cambio repentino di espressione dello sguardo proprio del suo autore, Sandro Maria Distefano, scrittore conosciuto a Catania e anfitrione in una giornata sull’Etna.
Sguardo passato in una frazione di secondo dalla gioia del Bello che stava mostrando a noi turiste emozionate al Dolore di dover far osservare qualcosa di amato ma tragicamente difficile e pesante, da vivere e comprendere.
La Sicilia, si sa’, non e’ terra da mezze misure cosi come non e’ luogo da sentimenti urlati in maniera eclatante . E’ terra di emozioni forti, positive o negative che siano.
Emozioni intense; luce e giorno che si alternano senza vie di mezzo,Vita e Morte che convivono piu’ naturalmente che in altri luoghi.
In pratica..la Commedia non esiste. Si narra la Verita’ , con la Tragedia o con una prosa che descrive la realta’, cosi’ com’e’, senza fronzoli.
Scendevamo dall’Etna in una bella giornata di sole mesi fa, Distefano raccontava e mostrava storia e straordinaria bellezza di quel luogo.
Arriviamo alle falde de la Muntagna e il paesaggio diventa strano. Uno zona brulla ,che alternava a macchia di leopardo alberi verdi e tronchi mozzati , cespugli bruciati,.Un qualcosa, insomma, a sprazzi annerito dal fumo e ,un metro vicino ,altro incredibilmente verdissimo.
E’ un attimo. Sono dietro al suo sedile e posso vedere dallo specchietto retrovisore , Distefano guida , racconta ed eccolo li’. Eccolo li’ il cambio di sguardo , il passare dalla luce negli occhi del vedere e narrare cose bellissime alla notte di un pensiero buio che vede sapersi parte di una Terra amata ma tormentata e complessa,incredibilmente dura, pesante, difficile per chi non si adegua, per chi non si piega.
Alberi bruciati per “protesta” ci racconta, per protesta.Al lora il cambio di passo.Si inizia a parlare di mafia, soprusi, situazioni di quella speciale arroganza quotidiana con” una linea della palma” che sappiamo benissimo ormai essere ben oltre i confini di quest’isola stupenda.
Sappiamo benissimo ormai non esserne indenni da nessuna parte si viva ma li’..li’ dove il quotidiano vive quegli alberi bruciati negli occhi e ben altro, molto molto “altro” ancora piu’ pressante ed evidente , non c’e’ via di mezzo.
Lo sguardo cambia.Immediatamente e diventa cupo, specchio di tanto che non si puo’ esprimere o raccontatare , senza soffrirne e ci vedi in un attimo i contrasti di questa terra e della sua gente .
Sei fortunata , pero’, in questo caso, sai che quel cambio di sguardo e’ di uno scrittore.
Puoi leggerlo quel “non detto”,quel silenzio intenso che rappresenta tutta una Sicilia onesta,che soffre e non si vuole piegare ,c’e’ il suo libro!
Arrivo cosi a ”Il manovratore occulto”, a leggere questo racconto di tre ragazzi siciliani attraverso una vita voluta fortemente ricca di ideali, di lotta per cambiare qualcosa in una terra amatissima.
Racconto di tre vite attraverso lo scorrere di episodi realmente accaduti con una prosa secca,a volte analitica perche’ l’urgenza per l’autore e’ di narrare,raccontare,spiegare per cercare di capire.
Urlare non serve,cosi’ come spiegare sentimenti che sono ovviamente forti , se ci sono e vengono descritti in piccoli camei che vanno colti e si alternano nel narrare vicende sempre piu’ forti.
E’ l’intensita’ che conta, sono i fatti, quello che si vive e si racconta nella normalita’ di un quotidiano che nulla ha di eroico se non fare il proprio dovere, essere onesti,con se stessi e con la Vita, semplicemente.
“Noi siciliani dovremmo aggiungere..”si legge verso la fine del libro” che la paura della mafia genera la legalita’,perche’ se lotti la mafia crei giustizia e verita’.Se l’uomo perdesse la sua capacita’ di avere paura sarebbe privato del suo virtuosismo di progredire, di diventare, di creare…
Gli uomini coraggiosi non perdono mai il gusto di vivere; i codardi,sopraffatti dalle incertezze della vita,perdono la voglia di vivere. Noi dobbiamo costruire dighe di coraggio..”afferma uno dei protagonisti.
Storia di Coraggio quindi, storia di tre vite dalla giovinezza alla maturita’ piena mentre scorrono gli anni degli assassini piu’ feroci di menti uniche ,di Uomini speciali, da Padre Puglisi, Chinnici.. Falcone e Borsellino,degli uomini e delle donne delle loro scorte .
Storia di parole ascoltate anche dal vivo dall’autore e filtrate con delicatezza nella storia, parole di padre Pintacuda o Antonino Caponnetto.
Insomma “Il manovratore occulto “ anche per avere, comunque , alla fine una speranza .
Una speranza perche’ le idee di chi lotta ed ha lottato vivono , come scrisse qualcuno nella terribile estate del ’93 ,anche sulle nostre gambe .
Vivono nella parola di chi racconta queste idee,idee di legalita’ ,di amor proprio e per la propria terra, di giustizia attraverso il rispetto di diritti e di doveri ,idee di onesta’ .
Finche’ ci sara’ qualcuno che narra, ricorda e scrive di questo ogni giorno o ogni tanto,in qualunque parte della Sicilia o del mondo niente sara’ perduto e niente, davvero niente si potra’ fermare.
“Il manovratore occulto” di Sandro Maria Distefano
Ed Albatros 2011
euro 17,90
Sandro Maria Distefano, Medico, dirige l’Unita’ di Terapia Intensiva respiratoria dell’Azienza Ospedaliera Cannizzaro di Catania
Nel 1991 ha pubblicato il saggio Il Sud Negato,nel 2009 In Italia e’ mezzanotte ottenendo il Premio Internazionale “la Chimera d’argento”.
Impegnato nel sociale e’ stato allievo del Padre gesuita Ennio Pintacuda e dal 2006 e’ presidente della Libera Universita’ della Politica di Catania