Mamme, sono nuovamente disponibili i voucher per baby sitter e nidi!
Nati per venire incontro alle difficoltà delle madre lavoratrici e favorire il rientro al lavoro (dopo il congedo di maternità obbligatorio per le dipendenti), i voucher per baby sitter o contributo alla retta del nido sono stati introdotti dalla legge Fornero nel 2012.
Le beneficiarie sono le madri:
– lavoratrici dipendenti di aziende private o della pubblica amministrazione che hanno diritto al congedo parentale (congedo facoltativo);
– lavoratrici iscritte alla gestione separata che al momento di presentazione della domanda siano negli undici mesi successivi al termine del congedo di maternità obbligatorio. Le lavoratrici iscritte alla gestione separata possono usufruire del contributo per un massimo di 3 mesi.
Possono essere richiesti negli 11 mesi successivi al congedo di maternità (congedo obbligatorio), in alternativa al congedo parentale (congedo facoltativo) per un massimo di 600 euro mensili (chi lavora a part time vedrà la cifra riparametrata) per non più di 6 mesi.
Per accedere al beneficio la madre lavoratrice presenta domanda dal sito Inps, indicando, se intende usufruire del servizio di baby sitting o di asilo nido. La scelta puo’ essere modificata solo con presentazione di una nuova domanda entro i limiti temporali di presentazione. Per gli anni 2014 e 2015 le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre di ciascun anno e il beneficio e’ erogato secondo l’ordine di presentazione delle domande.
L’accoglimento o il rigetto della domanda sarà comunicato all’indirizzo di posta elettronica certificata indicato dalla madre lavoratrice al momento della presentazione della domanda. Lo stato della domanda sarà sempre consultabile sul sito dell’Inps, nella pagina cui si accede con l’inserimento del pin personale della lavoratrice.
Se le domande presentate, o che si presume potranno essere presentate, risulteranno superiori alle risorse disponibili, verrà indicato un valore massimo dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare di appartenenza (ISEE) dell’anno di riferimento, oltre il quale le domande non verranno accolte.
In ogni caso qualora, a seguito delle domande accolte, sia stato raggiunto il limite di spesa disponibile l’INPS non prenderà in considerazione ulteriori domande.
Per approfondire ulteriormente: http://www.regione.emilia-romagna.it/consigliere-di-parita/notizie/voucher-per-baby-sitting-o-contributi-per-gli-asili-nido