Il bel testo di Chloë Moss, vincitrice del nel 2009 del prestigioso premio ‘Susan Smith Blackburn’, al Teatro Filodrammatici dal 3 all’8 febbraio.
Un mondo declinato al femminile ma una intimità, un dialogo dettato da un comune denominatore: detenzione prima, libertà dopo.
Dentro. Fuori. Fuori. Dentro. Ma forse non è sufficiente uscire dallo stretto spazio di un carcere per essere liberi. Liberi nella testa, nel cuore, nella mente e specialmente nel vissuto.
Donne che si guardano, ricordano, sperano, si rassegnano. Una diversa dall’altra, una lo specchio dell’altra.
La simbiosi del passato, il distacco per poi ritrovarsi, senza forze, unite e perdenti nel presente.
Lo spazio scenico, quel monolocale in cui vivono così lontano e simile allo spazio, sempre condiviso. Un luogo temporale e mentale.
Questo il cuore pulsante del testo, Questa immensa notte, traduzione del testo This wide night dell’inglese Chloë Moss vincitrice nel 2009 del prestigioso premio ‘Susan Smith Blackburn’.
Ma forse c’è qualcosa in più.
Il mondo femminile: quello ancestrale, quello che si rinnova nei piccoli gesti del quotidiano, che gioca, che assiste e si rinchiude nel dare e cercare il materno. Ma anche brutale, di salvaguardia, di ricerca del lato oscuro del femminile nel duplice aspetto del sacrificio e dell’istintualità nel piacere.
Un mondo di donne e forse è questa la forza dello spettacolo che unisce e amalgama le due brave e intense attrici, Orietta Notari e Raffaella Tagliabue alla regista, anch’essa donna, Laura Sicignano.
Una piccolo neo, più da spettatrice e senza togliere nulla alla validità dello spettacolo. Si percepisce come una costante mancanza di esplosione delle emozioni, come se le forze emotive profonde arrivassero all’acme e immediatamente si ripiegassero su se stesse rendendo la componente emotiva qualche volta congelata, confusa e senza contrasti.
Difficile valutare se questo sia legato alla concezione strutturale dello spettacolo con continue interruzioni, o alla maturità professionale messa duramente alla prova da un testo così emotivamente complesso. Fatto sta che la percezione è di un fluire intenso delle emozioni ma raramente arriva a ” strappare l’anima”.
Da vedere? Sì. Per l’intensità dei dialoghi, per i temi toccati ma anche per la denuncia espressa e rimossa dalla società civile. L’emarginazione, la difficoltà del reinserimento, una umanità che non ha più voce. E proprio per questo ha il diritto di non essere dimenticata.
Questa immensa notte
di Chloë Moss | traduzione di Eliana Amadio e Laura Sicignano
regia di Laura Sicignano | con Orietta Notari, Raffaella Tagliabue
scene di Laura Benzi | costumi Maria Grazia Bisio |
produzione Teatro Cargo