Il maggior fiume italiano dopo aver attraversato tutto il nord Italia nella pianura Padana sfocia nell’Adriatico in un delta ramificato che abbraccia una buova fetta di litorale veneto.
Il sistema idraulico di diramazioni fluviali deriva dalla grande opera idraulica attuata dalla Repubblica di Venezia nel 1604. Questa è conosciuta come Taglio di Porto Viro che gradatamente ha esteso la superficie deltizia di circa 18mila ettari il delta del
Il delta del Po è stato inserito, dal 1999, nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’UNESCO come estensione del riconoscimento conferito alla città di Ferrara nel 1995.[1]
Consigliamo di fare un giro in bicicletta, a piedi o in auto sulla stretta strada che partendo da Rosolina (per chi arriva da Chioggia che vale una visita approfondita). L’aria che si si respira è leggermente salmastra ed il panorama visivo morbido e paziente accompagna il visitatore amante del silenzio e della quiete.
Se poi volete apprezzare la cucina locale è possibile degustarla all’agriturismo San Gaetano che si trova nel Parco del Delta del Po vicino alle vaste spiagge di Rosolina.
Da gustare tra le specialità, assieme ad insalatine di campo e dolci rustici, il salame fresco, i gnocchi di patate, la polenta bianca e soprattutto le molte varietà di carne alla brace di legna. Il prezzo del menù completo varia da 20 a 25 euro, bevande escluse.
Alla fine del tragitto naturalistico si arriva ad Albarella, isola privata consigliata per chi ama il golf o una vacanza tranquilla.