Tanti designer al Fuori Salone. Tutti uomini. Ma la creatività non era donna?
di Elena Corsi
“Hai fatto un giro al Fuori salone?”
Il Fuori salone, l’evento per eccellenza della primavera milanese, (più di 1200 eventi ti aspettano, recita il titolo della mail appena ricevuta , che non mi basta una vita..) quest’anno gentilmente accompagnato da un caldo semi estivo e dall’aura dell’imminente inaugurazione di Expo, trasforma per 5 giorni la città in una grande vetrina. E come accadde con tutte le vetrine, si può da fuori, osservare, curiosare, anche comperare, e si può stare dietro, per farsi vedere, conoscere, acquistare.
Il Fuori Salone non ha genere e non ha età, la parola d’ordine è creatività. Persino i panini e le bevande, qui, sono creative.
Non ha età, certo. Vero è che d’un tratto Milano sembra una città di giovani.
Non ha genere, certo. Vero è che molti grandi designer sono uomini, che molte delle installazioni (o tutte?) sono il prodotto di menti maschili. Ma la creatività non era delle donne? Forse ancora una volta, anche qui, non basta essere brave? in ogni caso di donne, al Fuori salone, ce n’è tante, e tantissime nella ormai celebre zona Tortona, dove trionfa il mix tra creatività e mercato.
Basta un rapido giro per farsi un’idea, una visita più prolungata per capire che faticosamente il talento di molte, tradotto in bijoux, borse, abiti, accessori, un talento magari sopito durante gli anni di un impiego “tradizionale” è ora tirato fuori, per necessità o piacere con la forza di chi vuole farne una seconda vita.
Quale occasione migliore, questa, per farsi conoscere? per mostrare al mondo che “questo so e voglio fare”? Sottile e confuso il confine tra design, creatività, e artigianato.
Ma stamattina ho visto una cosa molto bella, al Museo della Scienza e della Tecnica, in un’esposizione dedicata al mondo dei bambini.
C’era una volta una giovane designer, trentenne, due bimbi piccoli, molto piccoli, un grande talento e una grande idea. Questa fanciulla ha pensato che non fosse giusto staccarsi troppo dal mondo reale ed è andata a trovare dei ragazzini in difficoltà seguiti da un’Associazione; li ha fatti parlare, immaginare, inventare e disegnare. Un bel giorno, con tutte le cartelline dei disegni è andata a trovare 12 designer e ha consegnato loro questo prezioso materiale. I 12 designer hanno guardato, scelto, rielaborato….inventato. Inventato degli oggetti che nascono dal pensiero di un ragazzino o di una ragazzina che sarà anche in difficoltà ma che ha sogni e desideri. February 30th…..be inspired! I designer? tutti uomini , ma per questa volta la testa, l’idea, la mente, è una donna.