Dobbiamo lottare prima di tutto per ricostruire un sistema in grado di riconoscere ed utilizzare le competenze reali.
Ieri sono stata “accusata” di essere poco collaborativa ?!?
Beh, se essere poco collaborativi significa rassegnarsi a non vedere mai realizzate le proprie idee, progetti, proposte oppure lavorare sodo, accettando di rimanere sempre in panchina soltanto per non rischiare di andare ad insidiare un podio che deve essere comunque garantito ad altri, se significa mostrare insofferenza per un sistema che non riconosce mai il merito, allora è vero, non sono collaborativa. Perchè se veramente vogliamo tentare di cambiare in meglio il nostro Paese nell’amministrazione, così come in politica, dobbiamo lottare prima di tutto per ricostruire un sistema in grado di riconoscere ed utilizzare le competenze reali e dobbiamo scegliere di collaborare prevalentemente con coloro che mostrano realmente e lealmente di volere andare in tale direzione, senza diventare mai conniventi di coloro che con le loro scelte tendono di fatto a emarginare i migliori.
Dobbiamo anche noi imparare al più presto a riconoscere e a dissociarci da quei meccanismi che ormai sembrano consolidati secondo i quali sono diventati sempre meno chiari quali siano i requisiti richiesti per ricoprire un qualsiasi incarico di responsabilità. In questo modo forse riusciremmo ad avere finalmente le persone giuste al posto giusto, risparmiandoci tutto quello che di solito ne consegue quando invece si verifica la cosa diametralmente opposta.
Chissà se i casi conclamati di cattiva amministrazione e anche di cattiva politica non si sarebbero potuti prevenire semplicemente pretendendo maggiore accortezza nella scelta delle figure da mettere ai posti di potere.