Negli Stati Uniti è stata condotta una ricerca su donne e Università negli Stati Uniti che mostra come nel settore universitario le donne siano preferite nelle assunzioni.
Interessante articolo di Valentina Pasquali su donne e Università negli Stati Uniti. Wendy Williams, psicologa e Stephen Ceci hanno condotto uno studio sulle assunzioni di assistenti professori – posizioni cosiddette “tenure-track”, ovvero in linea per ottenere la cattedra – fatte da 371 università americane nelle aree di insegnamento e ricerca STEM (che sta per Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica).
Hanno scoperto che, a parità di qualifiche, le Università americane preferiscono assumere donne piuttosto che uomini. Affermano che: “Negli Stati Uniti si è fatto un grande sforzo per combattere il sessismo nel mondo accademico attraverso la formazione ad hoc del corpo docente. Inoltre, molte università hanno spinto il messaggio che la diversità di genere è fondamentale e che le studentesse traggono grandi benefici dall’avere insegnanti donne, le quali fungono anche da modelli di comportamento. Questo messaggio è arrivato a permeare questo settore, è stato internalizzato dai docenti, tant’è che, nel nostro esperimento, essi non sembrano coscienti della preferenza mostrata per le donne”.
Ma negli Stati Uniti la fotografia della parità di genere, anche ai massimi livelli, è ancora decisamente insoddisfacente, con le donne che rappresentano solo il 3% circa di amministratori delegati, il 10% circa di manager e il 16,9% di membri dei consigli di amministrazione di grosse aziende; il 18,5% di partner degli studi legali più importanti; e il 20% dei membri del Congresso di Washington.
In questo contesto, le conclusioni di Williams e Ceci hanno generato molte polemiche giacché sono state prese come una dichiarazione – non veritiera – di superamento del sessismo.
In realtà, l’intenzione dei due studiosi vorrebbe essere decisamente diversa, dimostrando che questo è un momento particolarmente opportuno per le donne che, avendo le giuste qualifiche, desiderano fare carriera accademica nell’ambito scientifico.
Più un incoraggiamento dunque, affinché sempre più donne possano farsi avanti, anziché rimanere al palo pensando di non farcela.