L’amore non ha età né sesso
“La prima volta che ti ho vista e’ stata a scuola in prima liceo. Bionda e minuta con grandi occhi scuri, forse timida ma sicuramente sicura del tuo fisico della tua femminilità. Un corpo ancora da bambina ma già sensuale e femminile nella sua acerba essenza. Ti sei seduta accanto a me ed abbiamo incrociato i nostri sguardi per qualche attimo ma a me è bastato per capire che saresti stata una persona molto importante nella mia vita. Sai quando si dice colpo di fulmine. Per me è stato proprio così.
Un giorno mi rivelasti che anche tu eri rimasta incuriosita subito da me ma non volevi darmi soddisfazione. Abbiamo passato i successivi cinque anni di liceo seduti accanto. Non c’è stata interrogazione, compito in classe, sciopero, litigate, occupazioni della scuola in cui io e te non fossimo accanto. Ormai per tutti eravamo noi due, una coppia, forse la più bella coppia della scuola. Bello conoscerti piano piano, crescere insieme a te, condividere i dubbi e le speranze di quando si è giovani ed innocenti e si crede di poter cambiare il mondo mentre piano piano sara’ il mondo a cambiare te.
La scelta universitaria ci ha separato fisicamente per qualche tempo, tu a Genova a studiare biologia marina io a Milano a studiare architettura. Ma ogni weekend era nostro, ogni giorno di vacanza, attimo di sospensione era di noi due. Ci trovavamo una volta a Genova una volta a Milano, per ritrovarci io e te , finalmente dopo i giorni di assenza, le ore solitarie, le poesie e i libri d’amore che divoravamo… Amavamo l’arte, la musica , la scienza e nei nostri viaggi all’estero o in Italia ci piaceva scoprire gli angoli più nascosti delle città, le piccole librerie romantiche dove trovare manoscritti o stampe antiche, andare ai concerti in grandi sale di teatro.. Ogni cosa era nostra, ci apparteneva.
Io amavo te, tu amavi me. Finita l’università è cominciata la ricerca di un lavoro ma si capiva che il tuo ti avrebbe legato di più a Genova, ad un posto di mare perché solo li avresti potuto realizzare i tuoi sogni..certo mi avrebbe pesato lasciare Milano, la mia famiglia, i miei amici ed amiche ma comprendevo che il mio sogno era asportabile dovunque il tuo no…
Cosi facemmo il grande passo andando a vivere insieme. I nostri amici si stupirono e forse c’era un po’ di rimprovero nei loro sguardi e nelle loro parole ma a noi non è mai interessato il giudizio degli altri..troppo giovani, senza lavoro, chi vi manterrà ?? Ma quando un sogno e’ grande e quando un amore ti attraversa il cuore nulla sembra impossibile e così abbiamo cominciato con piccoli lavoretti: io in uno studio di archiettura, tu al porto di Genova ed all’acquario ( dove pulivi le vasche dei delfini…) e piano piano il nostro impegno ci ha premiato fino a quando tu venisti assunta proprio all’acquario nel reparto di ricerca marina ed io mi associai ad altri architetti fondando uno studio giovane e rampante che ebbe presto un discreto successo ..
Sono passati giorni, settimane, anni, ed ora siamo qui a tenerci ancora la mano in questa stanza ospedale dove ti hanno appena ricoverato : il tuo cuore, quello che batteva per me, ieri ha fatto i capricci. Ma ti sono accanto come il primo giorno di scuola. I dottori sono stati carini ed hanno capito subito che tra quelle due vecchiette arrivate in Ps c’era qualcosa di speciale e mi hanno permesso di seguirti in ogni tuo spostamento fino al ricovero finale. Cosa è stata la nostra storia? Una piccola grande storia d’amore come tante altre piccole storie d’amore . Io come te, tu come me. Due donne , un grande amore. Questo voglio gridare al mondo. Vorrei raccontare ai giovani oggi, ai politici, ai cattolici bigotti.
L’amore no ha sesso nè età. Il mio l’ho incontrato il primo giorno di liceo.” Ieri sera ho accompagnato mia figlia al Pronto soccorso di Monza ed accanto a noi per tutto il tempo c’era questa coppia di anziane. Si tenevano per mano e si guardavano negli occhi come due innamorati.
Abbiamo cominciato a parlare mentre mia figlia era in sala visita e mi hanno raccontato questa bellissima storia, questo piccolo grande amore così normale da fare male.