Il fenomeno pare irrilevante, in fondo son solo conchiglie, eppure son legate allo stato del mare.
di Marina Clara Borghetti
Di anno in anno sono sempre meno, qualunque spiaggia paragonandola agli anni precedenti ha assottigliato la quantità. Sempre più rare, neppure le più famose vongolette sono abbondanti come in passato.
Il fenomeno pare irrilevante, in fondo son solo conchiglie, eppure son legate allo stato del mare.
Se in tutto il mondo le navi da pesca attive son 4.720.000 con circa 100 Milioni di Tonnellate di pescato, anche in zone protette, una quantità immane, un disastro ecologico senza testimoni quello della pesca intensiva in mare aperto. Pesca con reti a strascico che distruggono barriere coralline, uova ed esseri di ogni tipo indiscriminatamente.
Se in Mauritania molte navi ittiche europee raccolgono quantità di pesce spaventose, dove una sola nave raccoglie in un giorno tutto il pesce che dovrebbero raccogliere in un anno i piccoli pescatori locali.
Se il pesce azzurro è al collasso e non si risparmiano più neanche i pesci piccoli.
Se la Fao ha dichiarato che il 96% delle specie di fondale del Mediterraneo è soggetta a sfruttamento eccessivo e una specie ittica su tre è minacciata. Se metà degli squali del pianeta (importantissimi per l’equilibrio marino) son scomparsi perchè ne facciamo fuori 70 milioni l’anno principalmente per il mercato cinese delle pinne.
Se in Francia si consumano 125.000 Tonnellate l’anno di ostriche.
Se ogni anno il Giappone autorizza l’uccisione di 23.000 delfini in sei mesi, con una mattanza cruenta, destinati alla ristorazione.
Se si stabilisce che le quote di cattura dei tonni nei prossimi tre anni devono aumentare del 72% e si è arrivati a pescare tonnetti di mezzo chilo.
Se il 25% del pescato vien rigettato in mare morto o morente, ma si arriva al 70% nei casi di navi per la pesca di gamberetti nei mari del nord, scartando tutto ciò che non è gamberetto.
Se stiamo rastrellando i mari e, sempre la Fao, dichiara che non resterà più niente fra 30 anni.
Se a tutto questo aggiungiamo l’inquinamento delle acque del nostro pianeta, non dobbiamo stupirci.
Ma l’uomo continua ad osservare indifferente, sentendosi padrone e non ospite del pianeta.
Che fine hanno fatto le conchiglie?