MILANO #EXPO2015
26 27 28 SETTEMBRE 2015
CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE
PECHINO VENT’ANNI DOPO
LA CARTA DELLE DONNE DEL MONDO
Palazzo Lombardia
presso Piazza di Lombardia,1
Perché non vi siano luoghi privilegiati per le opportunità
Expo 2015 è stata un’occasione per mettere al centro il tema di come nutrire il pianeta, creare energie per la vita, sfamare una crescente popolazione, rispettare la Madre Terra, creare un modello sostenibile di sviluppo.
In questa riflessione le donne hanno un ruolo fondamentale.
Le donne sono legate al cibo, alla cura e all’attenzione per produrlo e portarlo sulle tavole.
Il cibo è lavoro, è sviluppo dei territori. Il cibo è cultura, è amore.
Anche quest’anno il Global Gender Gap Report del World Economic Forum fornisce la dimensione della disparità basata sul genere in tutto il mondo.
L’Italia ne esce male: l’Italia non è un Paese per donne. http://reports.weforum.org/globalgendergapreport2014
Dal 2008 nel nostro Paese molto poco risulta cambiato, nonostante alcuni passi siano stati compiuti, ad esempio nella rappresentanza politica. Le criticità permangono gravissime nel divario economico e nell’accesso al lavoro, anche se, come sottolineato nel Word Economic Forum, “Le donne rappresentano la metà del potenziale talento di base di un paese.
La competitività di una nazione, a lungo termine, dipende in modo significativo da come la nazione educa
e valorizza lesue donne”.
Il silenzioso movimento delle donne ci impone di dare un ruolo centrale al lavoro e alla condizione delle donne in una dimensione nazionale ed internazionale, a 20 anni dall’ultima conferenza mondiale delle donne che si è svolta a Pechino nel 1995. E’ un imperativo categorico incontrarsi, portare a compimento le discussioni in atto in questi ultimi mesi e scrivere richieste precise ai governi nazionali ed internazionali affinchè si possano ottenere soluzioni vere alla disoccupazione femminile, agli alti tassi di inattività delle donne, al superamento di schemistereotipati sul ruolo della donna nella società.
In altri Paesi il motore dell’occupazione femminile si è acceso quando si sono formate «coalizioni
pro donne» in seno alla classe dirigente (imprenditori, leader sindacali, intellettuali) e all’élite di governo. Nonostante i meritevoli sforzi di alcune singole personalità e organizzazioni, nel nostro
Paese una simile coalizione ancora non c’è, sia per il permanere di una cultura profondamente maschilista che a causa della debolezza dell’associazionismo femminile. Le cose possono però cambiare oggi e la riflessione in corso, a vent’anni dalla Conferenza di Pechino, rappresenta una buona opportunità.
Gruppi, associazioni, istituzioni sono stati in questi mesi sollecitati a mettere in circolo competenze e professionalità in tutta Italia e in diversi paesi del mondo, favorendo lo sviluppo di contatti con realtà europee ed internazionali da accogliere a Milano durante il semestre di Expo’.
Un cammino iniziato durante il semestre europeo con l’organizzazione a Roma degli Stati Generali delle donne, proseguito in questi mesi in tutte le Regioni italiane, che porterà la voce delle donne a trattare le istanze di interesse alla Conferenza Mondiale delle donne, Pechino vent’anni dopo, a Milano Expo.
Piano di azione
L’evento durerà tre intere giornate : 26-27-28 settembre 2015 e si articolerà in un assemblea plenaria, in tavole rotonde e laboratori che si svolgeranno in parallelo sui temi già citati, secondo gruppi di lavoro già costruiti a partire Stati Generali delle donne che abbiamo svolto a Roma il 5 dicembre 2014 e poi in tutte le regioni italiane. In contemporanea verranno organizzate mostre, brevi eventi ,un salotto letterario ed esposizioni.
Le ospiti potranno aderire ad un programma sociale ad Expo la domenica pomeriggio.
L’evento è un’occasione di contatto e interazione unica e irripetibile a livello mondiale.