Undicesima edizione del Women’s Fiction Festival di Matera, incontro e confronto dedicato alla scrittura femminile
Dieci anni fa nasceva il Women’s Fiction Festival, kermesse internazionale di narrativa femminile nata da un’iniziativa della scrittrice, interprete e traduttrice Elizabeth Jennings, americana di nascita e materana di adozione, e dal creativo brainstorming con Maria Paola Romeo, socia dell’agenzia letteraria Grandi & Associati e direttore editoriale di Emma Books,Mariateresa Cascino, giornalista e consulente in marketing, comunicazione e relazioni pubbliche e Giovanni Moliterni, titolare della “Libreria dell’Arco” di Matera, da sempre impegnato nell’associazionismo culturale. L’idea è stata quella di creare uno spazio che permettesse un faccia a faccia tra gli scrittori – in particolare gli aspiranti – e gli addetti ai lavori dell’editoria. Anche la modalità e’ del tutto inedita: una vera e propria “Borsa del libro”, presenti gli editor delle più importanti case editrici italiane e straniere.
Intorno a questo cuore pulsante, convegni, seminari, conferenze ed eventi culturali organizzati nei luoghi più suggestivi della città, ma soprattutto nella splendida location del complesso cinquecentesco delle Monacelle, sede ufficiale del Festival.U n tempo luogo di accoglienza per ragazze povere e nubili – le “monacelle”, oggi è una struttura alberghiera ma anche un ostello, gestito da un’agguerrita cooperativa femminile che ne ha fatto un contenitore di arte e di cultura.
LA BORSA DEL LIBRO
È l’elemento distintivo del Festival. Un’occasione unica per gli scrittori di proporre direttamente il proprio libro ai direttori editoriali, agli editor e agli agenti in cerca di nuovi talenti. Il tempo a disposizione per la proposta delle idee o delle storie è di dieci minuti. È quindi fondamentale arrivare con un“pitch”, ovvero una sinossi mirata a conquistare in breve tempo l’attenzione e l’interesse dell’interlocutore. Quest’anno per l’Italia saranno presenti all’undicesima edizione del Congresso Internazionale per scrittori del WFFAlice di Stefano per Fazi, Gemma Trevisani per Rizzoli, Giulia Ichino per Mondadori, Francesca Lang per Piemme, Laura Ceccacci per l’omonima agenzia letteraria. E poi editor americani e inglesi, esperti di editoria digitale e una produttrice cinematografica. A disposizione degli iscritti consulenti editoriali, traduttori e sessioni di brainstorming in italiano e in inglese. Grazie al Women’s Fiction Festival hanno pubblicato i loro libri Giuseppina Torregrossa (Mondadori), Giovanni Ziccardi (Marsilio) Daniela de Prato(Tea Libri) Gabriella Genisi (Sonzogno), Flumeri & Giacometti e Cristina Cassar Scalia (Sperling & Kupfer).
IL PREMIO BACCANTE
Ogni anno il Festival premia un personaggio femminile di fama internazionale per il contributo alla narrativa femminile in Italia e nel mondo. Tra le scrittrici che hanno ricevuto l’opera d’arte creata appositamente dal Laboratorio Orafo di Matera Inge Feltrinelli,Milena Agus, Margaret Mazzantini, Licia Troisi, Sveva Casati Modignani e Amy Bratley. La baccante del premio, nelle parole di una delle sue creatrici, Lela Campitelli “nasce da un rovesciamento poetico di senso e dal desiderio di rivalutarne la figura, facendone un simbolo della condizione e del ruolo della donna nella cultura. La donna, attraverso una ricerca tutta interiore, la conoscenza di sé, e attraverso l’esperienza dell’arte, giunge alla riconquista del proprio posto nella storia”.
I TEMI DEL WFF 2015
Il tema portante scelto quest’anno è lo storytelling. Tutto è narrazione, in particolare si vogliono valorizzare in ogni modo le voci femminili, organizzando incontri possibilmente corali, in collaborazione con la Scuola Holden, con il We Women for Expo e con Emma Books, che presenterà un’antologia a sostegno di Matera candidata a Capitale europea 2019. Grande spazio verrà dato al ruolo della “rete” intesa non solo come social (facebook, twitter, blog) ma anche come rete di collaborazione tra autrici, obiettivo di EWWA, nata proprio lo scorso anno a Matera ad opera di un gruppo di professioniste della scrittura, che intendono muoversi sull’esempio e nella direzione indicata dalle scrittrici americane indipendenti.