Stabilire relazioni interpersonali soddisfacenti al lavoro diventa fondamentale.
di Mirella P. Grillo
È risaputo. Una buona intesa con capi e colleghi rende il lavoro un’esperienza decisamente stimolante, senza contare che saper lavorare bene apre la strada verso il successo. Come fare, quindi, a lavorare bene avendo attorno persone che vi rendono scontente con conseguente clima pensate?
Stabilire relazioni interpersonali soddisfacenti, è evidente, in questo caso diventa fondamentale.
Saper creare e mantenere relazioni aggiunge alla vostra professionalità, qualunque essa sia, una marcia in più. Avere buoni rapporti con i colleghi è il modo migliore per mettersi in luce.
L’aspetto relazione, la facilità dei rapporti, il saper lavorare con gli altri, infatti, stanno acquisendo sempre più importanza in qualsiasi ambito organizzativo.
Per costruire rapporti positivi è necessaria l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di cogliere le correnti emotive che si stabiliscono tra le persone potenziando quelle positive e deviando quelle distruttive.
Questa intelligenza nasce dall’empatia, che è la volontà di ascoltare, di comprendere, di mettersi nei panni di chi ci sta di fronte.
Insomma, se la motivazione è la spinta interiore che fornisce l’energia e la direzione di marcia, l’abilità di relazione con gli altri apre canali di scambio fluidi e armoniosi.
Non esistono regole precise per allenarla, esistono alcuni accorgimenti elencati qui a seguire. Il risultato? La buona comunicazione che può aiutare a superare le incomprensioni e i conflitti che guastano l’ambiente di lavoro.
Ascoltare.
L’allenamento all’ascolto evita errori e fraintendimenti sul lavoro. Non si tratta solo di sentire cosa dice il vostro interlocutore, ma anche di accoglierlo globalmente. Perché se una persona si sente accolta, si sente anche ben voluta ed è più predisposta ad ascoltare a sua volta. La situazione non verrà risolta immediatamente, solo si comincerà ad analizzare la prospettiva su come lavorare insieme.
Complimentarsi.
“Brava. Continua così. Ottima idea…”. Mostrare apprezzamento, complimentarsi significa
riconoscere e valorizzare le qualità dell’altro. E’ l’atteggiamento di chi ha buona autostima. Tutte le persone hanno bisogno di conferme e di attenzioni. La gratificazione ha la proprietà di far entrare in contatto le persone con quella parte positiva di sé di cui mai sono del tutto certe. Solo attenzione. Non bisogna confondere i complimenti con l’adulazione: l’apprezzamento è sincero, basato sulle doti reali, l’adulazione è falsa. Per questo un complimento deve presentarsi circostanziato e preciso.
Conoscere.
Non costruite delle fantasie sulle persone che vi stanno attorno, cercate invece, di comporre un ritratto reale giorno dopo giorno. Eviterete così che i sentimenti personali influiscano sul giudizio professionale.
Essere assertivi.
Il messaggio deve essere chiaro, adeguato all’interlocutore, rispettoso delle sue idee e anche proposto con convinzione e autorevolezza. Disponibilità e comprensione, infatti, non impediscono di esprimere e sostenere le proprie opinioni senza imbarazzo e/o sensi di colpa.
Farsi conoscere.
Andare verso il vostro interlocutore implica sempre un’onesta valutazione di voi stesse. Non comunicate una cosa diversa da quello che siete e vedrete che la relazione partirà con il piede giusto.
Sorridere.
È una valvola di sfogo preziosa. Rilassatevi, scherzate con i colleghi al momento opportuno.
Sorridere aiuta a fare uscire lo stress che si è accumulato dentro di voi.
Unire.
Se notate affinità fra due o più persone del vostro network lavorativo, provate a metterle insieme.
Tutti ne trarranno un beneficio.
Valutare.
Se dopo qualche scambio vi sembra che il rapporto possa rientrare nella formula della “reciproca soddisfazione” (cioè professionale, umana e affettiva), inserite il nuovo contatto nel vostro network personale. Circondarvi di persone positive amplifica la vostra energia.
Per saperne di più:
“C.E.A. – Come Essere Assertivi” – autore Mirella M.P. Grillo – Eden Editore – Roma
Mirella M.P. Grillo