“Angeli e stalker”, un libro. Più che un libro si tratta di una dolorosa testimonianza, una storia di amori e di dolori allo stesso tempo.
Un dono che ho avuto dall’autrice stessa durante un evento importante sulle condizioni femminili : Gli Stati generali delle Donne, a Milano.
L’autrice Giusy De Paola, è stata una delle quaranta donne premiate in seno alla manifestazione con la targa ” Donne che ce l’hanno fatta“. Premio meritato, possiamo dirlo.
Leggendo il libro, possiamo ben capire il perché di questo riconoscimento. Giusy è un simbolo per tutte noi, il simbolo di come si possa cadere nelle proprie debolezze e sapersi rialzare. Una immagine, quella che ci offre, di una donna talvolta fragile, talvolta così forte da chiedersi, leggendo, come sia stato possibile per lei potersi ritrovare in situazioni come quelle descritte nel suo libro.
Fin dalla prefazione Giusy ti prende per mano e ti porta nel suo mondo, una realtà non facile, quella del sud dove lei vive, dove cerca da sempre affetto e considerazione. Ed è questo il tema ricorrente in lei, come credo lo sia per tutti e tutte noi, la autostima e la stima degli altri. L’amore, da sempre alla base di tutto.
Noi siamo animali sociali, siamo dipendenti, che lo si voglia o no, che lo si ammetta o no, dalla considerazione che hanno di noi, gli altri. Ed è da qui che nasce la dipendenza affettiva. Esattamente come spiega l’autrice, pagina dopo pagina, frase dopo frase. Ciò che trasmette è proprio il desiderio di essere amata, considerata, coccolata e protetta, pur essendo donna capace ed intelligente, tanto da diventare imprenditrice di azienda personale, resta in lei quel cuore fragile che cerca un luogo dove essere felice ed amata.Un libro che corre, che scorre, come le lacrime ed il forte desiderio di rivincita. Giusy è una donna, una mamma di due splendidi figli, che non molla. Nonostante tutto, lotta per la libertà e per la vita. Trova aiuto nella “Fede e nei suoi Angeli ” come ella li definisce. Non è, ovviamente, la via che tutte dobbiamo cercare, questa è la sua. Ed è un esempio di come, ognuna ed ognuno di noi, può trovare quel gancio in mezzo al cielo dove potersi appigliare per risalire la china. Un amico, un’amica, la religione, il volontariato, l’impegno sociale, qualsiasi cosa possa servire a sentirsi ” bene”, fa bene.Lei trova il suo gancio attraverso vie che gli si sono presentate, e le ha accolte sentendosi sulla “sua” via, quella che avrebbe cambiato la sua vita. Ma ognuno di noi, se si ascolta, può capire bene dove dirigersi. Questo ho colto nel libro di Giusy, un forte messaggio di speranza e di forza che cancella, all’improvviso , tutte le pagine di sofferenza che sono impresse in quelle pagine, lette tutte d’un fiato. E proprio nello stesso identico spirito scrivo queste righe perché possa servire a chi è in difficoltà ed in cerca di via d’uscita. La via c’è, basta solo ascoltarla e con fede nella vita stessa, affidandosi anche con fiducia al supporto psicologico competente, si può uscire da situazioni che appaiono impossibili. Donne come Giusy ne esistono tante, ma esistono anche donne sole, abbandonate, da accogliere ed aiutare, stringendole in un grande abbraccio e sussurrando loro :” Sei una grande Donna, ce la puoi fare, non mollare mai!”
Grazie Giusy!
Grazie Giusy!