Suburra è la storia di come la politica possa diventare ciò che di peggiore possa ideare l’animo umano pur di raggiungere e consolidare il potere personale.
Bella come non mai, è così che appare Roma sotto la pioggia in Suburra, il diretto da Stefano Sollima, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo Luciani e girato tra Piazza di Montecitorio e il litorale di Ostia, che ci racconta la storia di come nella Capitale gruppi di delinquenti dediti all’usura e a crimini vari riescano a sedurre e a condizionare un politico corrotto e corruttibile perchè anch’esso dedito a comportamenti criminali.
Suburra corrisponde a ciò che tutti sanno, ma che nessuno osa dire, è la storia di come la politica possa diventare ciò che di peggiore possa ideare l’animo umano pur di raggiungere e consolidare il potere personale. Il film rende l’immagine di una Roma ostaggio dei poteri forti, succube di bande di malviventi, che spadroneggiano in una citta’ incapace di reagire, che si lascia andare pur di mantenere lo status quo di alcuni, tra anomalie e corruttele.
Descrive il fondo di un abisso dove per la malavita tutto diventa possibile, anche il controllo della politica, attraverso personaggi politici senza scrupoli, che hanno ormai superato il limite della legalità e della decenza. Vero o falsa che sia, la similitudine con alcune vicende effettivamente vissute dalla politica della Capitale è impressionante, ma allo stesso tempo proprio per questo conduce allora alla riflessione di come e cosa fare per uscire da quella sciagura, cosi’ come da quella pioggia incessante che flagella la Città Eterna per tutta la durata del film.
A Suburra non splende il sole, ma a Roma, che non e’ soltanto quella descritta nel film, invece si, ed e’ quello che corrisponde alla luce di quanti fanno politica con onesta’, senza avere avuto mai alcun contatto con nessun sistema malavitoso o corruttivo e che agiscono nel totale rispetto del ruolo che ricoprono e soprattutto per il raggiungimento del bene comune. Insomma io sono certa che a Roma, grazie a questi politici, nonostante Suburra possa ancora splendere il sole.