Finalmente lo smart working viene disciplinato giuridicamente con la legge di Stabilità.
Finalmente colmato il vuoto normativo che regolamentava lo smart working, regolamentandolo con la legge di Stabilità.
Dopo le sperimentazioni sul campo avviate anche da alcuni enti locali e da aziende di prestigio la legge di Stabilità 2016 regola l’assetto normativo dell’istituto che non considera il luogo di prestazione dell’attività lavorativa ma “come” la si rende. «Con questo nuovo pezzo di Jobs Act si colma un vuoto e si creano le premesse per una organizzazione del lavoro più moderna che offre più libertà di nella gestione dei tempi di vita e di lavoro»: è quanto ha dichiarato il professor Maurizio Del Conte, consigliere giuridico di palazzo Chigi.
Non solo una via di mezzo fra il lavorare in azienda o da casa o da qualsiasi altro luogo, bensì un diverso approccio alla gestione dei tempi, di vita e di lavoro. Il massimo della flessibilità, quindi, in un momento in cui questo termine è indubbiamente di moda. Dopo le sperimentazioni sul campo avviate anche da alcuni enti locali (per esempio il comune di Milano) oltre che da aziende di prestigio quali Vodafone, Intesa Sanpaolo, Microsoft, Siemens, arriva ora la legge .