Pedalata com Toponomastica femminile sulla rive del tevere
La sezione Anpi del Municipio XV di Roma “Martiri de La Storta” ha organizzato lo scorso 7 novembre una Pedalata resistente sulle rive del Tevere, con partenza da Ponte Milvio. La pedalata, organizzata in collaborazione con Legambiente Parco di Veio e Toponomastica femminile, è stata l’occasione per ammirare sotto un caldo sole autunnale lo straordinario ambiente fluviale del nostro territorio, ma anche per conoscere una parte importante della storia della Resistenza romana al femminile.
Come ho avuto già occasione di illustrare in articoli precedenti (https://www.dols.it/2015/10/30/storie-di-costituenti-e-partigiane-da-leggere-pedalando/ ), il progetto “Sulle vie della parità@Roma” che l’associazione Toponomastica femminile ha portato avanti nel passato anno scolastico in alcuni istituti scolastici romani, con la collaborazione di Legambiente e dell’Assessorato alla cultura e alle politiche scolastiche di Roma Capitale, si è concluso con la premiazione del liceo classico “Socrate” e dell’istituto professionale per il turismo “Pertini-Falcone”. Le due scuole si sono aggiudicate col loro lavoro di ricerca l’intitolazione di due piste ciclabili, ancora carenti di intitolazione. E così sette tratti del percorso ciclopedonale Monte Ciocci/Monte Mario sono stati dedicati a sette delle ventuno donne che hanno fatto parte dell’Assemblea Costituente: Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Rita Montagnana, Maria Maddalena Rossi, Teresa Noce, Angelina Merlin, Elettra Pollastrini; e sette tratti del percorso ciclopedonale che da Ponte Milvio porta a Castel Giubileo oggi portano i nomi di sette partigiane: Adele Bei, Egle Gualdi, Adele Maria Jemolo, Laura Lombardo Radice, Marisa Musu, Laura Garroni e Maria Teresa Regard. Per ogni tratto accanto alla targa un pannello descrive la figura della titolare.
Prima della partenza della pedalata c’è stata una breve cerimonia nella sede di Legambiente di via Capoprati, sulle sponde del Tevere. Duccio Pedercini, presidente della sez ANPI Martiri de La Storta, organizzatore dell’evento, ha salutato la piccola folla convenuta, e ha dato la parola a me, in quanto rappresentante di Toponomastica femminile, e ad Alessandra Bonfanti, padrona di casa. Entrambe abbiamo illustrato brevemente le finalità del progetto che ha portato alla valorizzazione del contributo femminile alla storia più recente del nostro paese. La presenza di Luciana Romoli, staffetta partigiana, ha dato all’evento una nota di commozione, quando con la voce rotta ha ricordato la sua esperienza nella Resistenza romana: aveva appena 13 anni quando con la sorella, di poco più grande, girava tutta Roma per portare pacchi di cui ignorava il contenuto. Ha rivelato che la madre aveva loro consegnato una pasticca di cianuro ognuna, da nascondere nelle calze: l’avrebbero dovuta ingoiare nel caso fossero state prese dai tedeschi, che le avrebbero sicuramente torturate e violentate, se fossero rimaste vive. Luciana ha poi scoperto due pannelli, dedicando idealmente il percorso ciclabile ad altre due partigiane: Lucia Ottobrini, scomparsa lo scorso settembre, e Carla Capponi, morta nel 2000.