Quando pensi che potresti essere quella donna che si aggrappa alla finestra.
Pensi che potrebbe esserlo tuo figlio, o chiunque ami
Pensi anche, però, che non la conosci, non sai chi sia ma soffri comunque, terribilmente a vederla li.
Senti le sue mani che si aggrappano come fossero le tue,senti che ti fanno male stomaco e gola,che gli occhi si riempiono di lacrime.
Quel muro , quel cornicione e quelle grida
Le persone che passano sotto di lei e corrono loro stesse per salvarsi.
Non c’e’ neanche tempo per darle aiuto e,se uno si ferma,non sa neanche come poterlo fare .
E’ li.
Non so come sia andata dopo. Il video di Le Monde non sono riuscita a finirlo di vedere. Immagini si sovrappongono, come le emozioni che non sai contenere in momenti cosi.
Penso ad una passeggiata al Pere Lachaise un giorno.
E’ il cimitero di Parigi dove vai e ti sembra di stare in uno dei tuoi libri di scuola o ad una festa di i amici meravigliosi che rincontri e che hanno segnato la tua vita.
Cammini per quei vialetti e metti un sassolino sulla tomba di Jim Morrison,dai un bacio alla tomba di Oscar Wilde,lasci una carezza a Modigliani….insomma…pensi alla Morte li’ in quel luogo così.
Poi torni alle immagini di ieri, a “quelle “ morti, a quel tipo di Morte.
E’ tutto cosi’’ confuso e nel contempo cosi’ drammaticamente chiaro.
Chiunque di noi poteva essere e potrebbe essere quella donna che si aggrappa a quel cornicione.
Chiunque di noi, ovunque ormai..
Non c’e ‘ molto da dire oggi.
Poche parole.Stringersi un po’ di piu’,e farsi scorrere immagini che ricordino anche Bellezza e Amore.
Tutto quello che con finto cinismo liquidiamo a volte come retorico e invece che solo ci puo’ salvare ormai dall’orrore che viviamo.
Siamo li’ sospesi, con il nostro dolore.
Come lei.
Vorremmo sorreggerla , spingerla, raccoglierla fra le nostre braccia .
Le nostre nostre mani bruciano come le sue, su quel cornicione maledetto.
Bruciano.Con Parigi e tutto il resto ora niente chiacchiere.Per favore.
Almeno per un attimo.
Solo Silenzio, e le nostre lacrime .