L’anemia da carenza di ferro è una condizione in crescita nel mondo, per a metà dei casi accertati si tratta di un insufficiente apporto nutrizionale che spesso necessita di una supplementazione farmacologica.
Ma l’anemia è anche presente in molte malattie croniche , come ad esempio tutte le malattie infiammatorie intestinali, in pazienti con gravi deficit renali, in chi ha uno scompenso cardiaco o ha subito una resezione dello stomaco, nelle donne con disturbi mestruali o a seguito di trattamenti farmacologici aggressivi, come ad esempio la chemioterapia.
Spesso di sente parlare di sanguinamenti occulti, quando c’è una perdita di sangue piccola e costante, che non crea particolari disturbi né è avvertita da chi la subisce ma che comporta una progressiva e preoccupante anemizzazione e come conseguenza uno stato di prostrazione e fatica a compiere anche i più semplici atti quotidiani.
L’anemia è una diminuzione dei globuli rossi che si può associare ad una riduzione della emoglobina. L’anemia da carenza del ferro comporta una riduzione del numero e un rimpicciolimento dei globuli rossi, molto frequente nelle donne perché associata al flusso mestruale, negli uomini soprattutto se è concomitante ad un sanguinamento cronico da gastrite erosiva o ulcera gastrica.
Un’altro tipo di anemia è quella da ridotto assorbimento di vitamina B12, soprattutto quando l’alimentazione non è equilibrata e manca di questa vitamina che l’organismo non riesce a sintetizzare da solo, una carenza tipica si verifica negli alcolisti, in chi ha problemi di inadeguato assorbimento a livello gastrico o in chi è in una condizione di aumentato fabbisogno della vitamina B12, come in fase di crescita o nelle disfunzioni della tiroide.
Anche la carenza di acido folico può causare anemia, soprattutto in donne in stato gravidico o in chi è costretto a sottoporsi a dialisi .
La dieta quindi dovrà tenere conto di quale nutrienti può giovarsi e in quale situazione di carenza si è.
Per l’anemia da carenza da ferro è importante alimentarsi sia con cibi di origine animale che vegetale, quindi il pesce, ottimale è il consumo di salmone, merluzzo, tonno, carni bianche o rosse magre, ma anche cereali, legumi e verdure a foglia verde, queste ultime meglio consumarle dopo l’aggiunta di vitamina C (ad esempio il succo di un limone). La vitamina C è un importante antagonista della anemia, in natura non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma è possibile e consigliabile una supplementazione aggiuntiva con ascorbato di potassio o uno dei tanti preparati a base di vitamina C. Gli alimenti più ricchi in vitamina C sono gli ortaggi come i peperoni, peperoncini, prezzemolo, broccoletti e rucola; buoni valori anche nella frutta come uva, ribes, kiwi, papaya e agrumi; anche i legumi come fave e piselli possono aiutare con un discreto apporto di questa preziosa vitamina.
Alimenti ricchi in acido folico sono i cereali, soprattutto quelli integrali, come il riso , il muesli, delizioso per le prime colazioni, il mais, le verdure a foglia verde come gli spinaci, broccoli, asparagi e lattuga, le arance, limoni e i legumi, meglio il consumo a crudo, perché l’acido folico viene inattivato dalla cottura.
A volte l’anemia è un problema di ridotto assorbimento dovuto ad un malfunzionamento dell’intestino: una dieta troppo ricca in grassi animali e farine raffinate rendono “zoppicante” il tessuto deputato ad assorbire i nutrienti: i villi intestinali paralizzati da scorie perdono gradualmente la loro capacità e tutto l’organismo ne soffre.
Un corretto stile di vita e qualche piccolo accorgimento alimentare possono evitare che l’anemia diventi un nemico scomodo, fastidioso e implacabile.