Un pomeriggio speciale con le Cameriste Ambrosiane allo Spazio 89, centro d’arte e cultura della periferia milanese che si esprime contro la violenza maschile dando spazio al talento delle donne.
L’arte di parte
Luca Schieppati, pianista in controtempo, musicologo e organizzatore musicale, è un cordialissimo padrone di casa allo Spazio 89, luogo colto e innovativo della periferia milanese, già da alcuni anni attivo nel teatro e nella musica. Introducendo il concerto di domenica 29 novembre, ci ha commosse: impedire a una donna di studiare è una delle tante forme di violenza che colpiscono le donne.
Ed è accaduto proprio a una delle compositrici proposte nel programma di concerto dalle Cameriste Ambrosiane, le valenti musiciste protagoniste della serata: Mel Bonis (1858-1937), compagna di studi di Debussy (1862 – 1918), si è vista negare il diritto alla borsa di studio che si era meritata, per l’avversione della famiglia alla sua carriera musicale, per la quale ha dovuto nascondersi dietro uno pseudonimo maschile: Mel invece di Melanie.
Anche a Fanny Mendelssohn è stata preclusa la professione musicale, cioè quegli stimoli che trasformano la passione perseguita con impegno in un lavoro. Papà Mendelssohn non ha lesinato denaro, conoscenze personali e sostegno al figlio Felix, ben più noto compositore, trattando ben diversamente sua figlia pur ugualmente dotata. Discriminata soltanto per essere nata donna.
È arrivato il momento – ha detto lo stesso Schieppati – di smettere di ascoltare le autrici soltanto in forza di parentele e appartenenze (la tal compositrice è moglie di, figlia o sorella di…), dedicando l’attenzione, da sempre rivolta ai compositori uomini, anche alla musica scritta dalle donne per scoprirne le qualità.
Soprattutto in occasione della Giornata Internazionale per il contrasto alla violenza maschile, che anche per noi di Artediparte non può che rappresentare l’appello a un rinnovato impegno per la valorizzazione delle professionalità e dei talenti femminili.
Come quello delle Cameriste Ambrosiane, un gruppo di giovani donne dedite alla riscoperta di repertori dimenticati da valorizzare. Eseguono sovente musica di compositrici, alternandosi piacevolmente in diverse formazioni. Nella serata del 29 novembre hanno proposto un trio di Mendelssohn (Fanny) e un quartetto con pianoforte di Bonis, piccolo gioiello dalle melodie ampie e delicate. Ascoltandolo ci siamo chieste, come avrebbe potuto trattare il Teatro musicale la nostra autrice, se ne avesse avuto l’occasione e la possibilità. Inutile dire che scrivere per i grandi teatri non era certo cosa da donne.
E… sebben che siano donne…
Claudia Brancaccio, violista, anima di questa formazione versatile, che ha fondato nel 2010, autrice di concerti-spettacolo, è ideatrice e coordinatrice del progetto L’altra metà della musica, anche perché «le musiciste in Italia sono – e sono state n.d.r. – tante e sono brave».
Maria Semeraro, pianista, viene dall’Accademia Incontri con il Maestro di Imola (a proposito e gli incontri le tante, tantissime maestre italiane e internazionali?) ed è la vera trascinatrice della serata; generosa la violinista Eleonora Matsuno, eccelle tecnicamente e musicalmente la violoncellista Martina Rudic.
Il concerto si pregia di un breve, intenso cameo della mezzosoprano Kϋlli Tomingas “estone ma cittadina del mondo”, proprio come piace a noi, che canta una Romanza di Mel Bonis, su testo del suo intenso e passionale amore, Amédée.
Leggetene qualche verso, trovato sulla pagina che Anna Maria Rotondo ha dedicato alla compositrice sull’Enciclopedia delle donne:
Comme l’aigle blessé, s’élance dans l’espace
Sans souci de la flèche attachée à son flanc,
Et bravant les regards qui cherchent sa trace,
Verse à travers l’éther la pourpre de son sang…
Elève-toi, mon âme ! et laisse ta blessure
Ouverte à la douleur qui la vient aviver
Plus profonde est la plaie, et plus nous semble pure
L’indicible douceur de l’éternel rêver !
Le donne vittime di violenza, come le aquile ferite della Romanza, nonostante il dolore, prendano il volo…
Allo Spazio 89, via Fratelli Zoia Milano, il 5 dicembre è in programma un incontro con l’assessore Filippo Del Corno e il Maestro Riccardo Chailly e il 7 dicembre la proiezione della Prima della Giovanna d’Arco di Verdi.
Per le prossime feste potreste regalare il Cd Ritratti di Signora delle Cameriste ambrosiane. Scrivete a info@lecameristeambrosiane.it