La ditta che produce i famosi mattoncini per costruzioni per bambini ha voluto lanciare nuove linee di prodotto, dedicate alle scienziate.
Non si tratta più di assemblare le deliziose casette che tutti noi conosciamo, non si costruiranno aeroplani o robot, ma si potranno realizzare piccoli laboratori in miniatura, un set di gioco interpretato da personaggi femminili, un’astrofisica, una paleontologa e una biotecnologa che stanno svolgendo le loro attività di ricerca nei loro laboratori in miniatura.
L’idea e’ scaturita dopo che una bambina di 7 anni aveva scritto ai vertici della famosissima azienda danese lamentando il fatto che nei loro set i personaggi femminili “sono sempre seduti in casa, in spiaggia, nei negozi” mentre i maschi “salvano le persone, lavorano e nuotano perfino con gli squali”.
Detto fatto e i manager aziendali hanno chiesto alla geofisica Ellen Kooijman del Research Institute di progettare i nuovi set ispirati al mondo della ricerca attualmente in commercio. Un modo come un altro tentare di superare gli stereotipi di genere ed in particolare quello secondo cui le donne siano meno brave in scienze e matematica, che tende a svantaggiarle nell’ottenere occupazioni che richiedono la buona conoscenza in queste materie come ad esempio l’ingegnere o l’architetto.
Il mantenimento degli stereotipi di genere, soprattutto nello svolgimento dei giochi di ruolo puo’ determinare un forte impatto sulle scelte che le bambine dovranno compiere una volta adulte. I giochi che pongono le bambine in ruoli subalterni rispetto ai maschi potrebbero precostituire l’accettazione da parte loro di stereotipi secondo cui le donne non devono lamentarsi rispetto alle condizioni lavorative, devono mostrare maggiore disponibilità a fare lavori monotoni e ripetitivi, adeguarsi ad occupare posti di minore prestigio, status o remunerazione, cosi’ come a rinunciare di buon grado alla carriera, perche’ inadeguate.
Allo stesso modo proporre un gioco come quello della costruzione del set delle scienziate puo’ aiutare le bambine a comprendere che con gli stessi mattoncini si possono assemblare sia cucine e giardinetti fioriti, che laboratori, provette e telescopi, ma che soprattutto una scatola di montaggio non esclude l’altra, proprio come accade nella vita.