L’attuale sistema pensionistico Statale, gestito dall’INPS, si basa su di un sistema a ripartizione. Il che significa che se sei in pensione, chi finanzia direttamente il tuo assegno mensile, è un lavoratore che sta versando i contributi.
Ovvero, i tuoi contributi trattenuti oggi, e che dovrebbero tornarti sotto forma di pensione in futuro, li rivedrai solo se, in quel futuro, ci saranno altri lavoratori che pagheranno i propri contributi.
Un vero cane che si morde la coda. Di fatto pagando oggi ti crei un diritto futuro, diritto che, però, non avrai la certezza di ottenere.
A peggiorare ancora le cose, in questi giorni è stato presentato un disegno di legge delega in Commissione Lavoro della Camera che, di fatto, distrugge il diritto individuale, soprattutto delle donne.
Cosa sono riusciti ad escogitare, questa volta? Una cosa che a leggerla sembra banalissima: “la pensione di reversibilità verrà considerata una prestazione assistenziale e non previdenziale”.
Detto in termini meno banali, ciò significa che la pensione di reversibilità, che molto spesso spetta alle vedove, di gran lunga più numerose dei “colleghi” uomini, sarà legata all’ISEE, cioè al reddito familiare.
Ovvero, anche se la vedova ha diritto alla pensione di reversibilità perché il caro estinto ha contribuito per una vita intera alle casse dell’INPS ma abita, per esempio, con un figlio, e quest’ultimo percepisce uno stipendio, la somma dei redditi potrebbe far saltare la pensione, lasciando la donna senza un soldo.
Se questa ennesima legge porcata venisse approvata, anche la nostra ultima speranza di vivere dignitosamente la terza età sfuma miserevolmente.
Forse, ancora una volta, dovremmo capire che non possiamo rimandare oltre la gestione personale del nostro patrimonio.
Solo imparando a difendere i nostri risparmi e provvedendo personalmente a investirli non solo per farli fruttare, ma almeno per non farceli sottrarre, avremo una minima speranza di vita serena.
Potereconomico.com è una società con sede a Milano che ha fatto dell’educazione finanziaria rivolta alle donne il proprio credo e lotta quotidianamente per sconfiggere l’ignoranza economica che porta inesorabilmente le donne a rovinarsi con le proprie mani. Con Dol’s Magazine pubblica regolarmente “pillole” di finanza personale per debellare la scarsa cultura finanziaria ancora oggi presente in Italia.