La tosse è un sintomo che spesso ci accompagna nelle giornate invernali, ma può capitare durante tutto l’arco dell’anno.
In generale si può dire che la tosse rappresenta un sistema di difesa che il nostro organismo mette in atto quando si sente attaccato da un qualcosa che non sente come proprio. Un classico esempio è quando si ingerisce qualche boccone che non scivola “per il verso giusto” ma dà fastidio alle vie aeree, in questo caso compare subito una tosse violenta che serve proprio a espellere l’intruso dalle vie aeree.
La tosse può segnalare che è in corso un processo irritativo a carico delle vie aeree soprattutto quelle superiori, ma può essere anche un sintomo da non sottovalutare in patologie molto gravi. Può anche essere causata da farmaci, classica è la tosse secca da ace inibitori, un farmaco antipertensivo, oppure può comparire in soggetti ansiosi e fobici con turbe psicologiche.
La possiamo suddividere in tosse secca e grassa.
La tosse secca è caratterizzata dal fatto che non si produce muco dopo l’accesso di tosse, in genere coesiste con una irritazione della laringe e delle prime vie aeree, più si tossisce più questa irritazione peggiora, creando un vero e proprio circolo vizioso. Spesso è più fastidiosa durante le ore notturne, creando non pochi problemi sia a chi ha la tosse che a chi gli sta vicino.
Spesso la tosse secca è un preludio alla sua trasformazione in tosse grassa, con produzione di muco più o meno abbondante .
Come si può affrontare la tosse secca?
Intanto è opportuno evitare di irritare ulteriormente le mucose già infiammate, quindi evitare luoghi troppo freddi o troppo caldi, umidificare bene gli ambienti, magari aggiungendo oli balsamici alle vaschette del calorifero, come l’olio di ginepro, bastano poche gocce. Questo olio può essere anche usato per fare dei suffumigi caldi, che contribuiscono a ridurre l’infiammazione. Anche eucalipto , menta e lavanda sono oli che possono essere utilizzati sia per inalazione che nell’ambiente.
Alcune tisane sono sicuramente in grado di apportare preziosi elementi curativi per sedare la tosse secca,
ad esempio un infuso con foglie di verbasco, fiori di rosolaccio ed erisimo, una mistura in parti uguali di cui prelevarne un cucchiaio abbondante, dopo una infusione in acqua calda per 10-12 minuti . E’ consigliabile anche accompagnare l’infuso con un abbondante cucchiaio di miele. Quello di tiglio o di timo ha un grande potere calmante, ma anche tutti i diversi tipi di miele hanno una capacità curativa e di sedazione della tosse, ricordiamoci che i nostri nonni curavano proprio la tosse con una bella tazza di latte calda con miele.
Un’altra radice che ha una azione calmante la tosse è quella di Altea, che grazie alle sue mucillagini costituisce un film protettivo sulle mucose infiammate. Assieme a questo fitoterapico possiamo aggiungere i fiori di malva, potente calmante antinfiammatorio e i fiori di viola.
Se accanto alle tisane si desidera avere anche un aiuto da preparati come le tinture madri, si può assumere 40 gocce di malva 3 volte al giorno oppure 30 gocce di piantaggine, sempre 3 volte al giorno.
Da segnalare che anche la radice di liquirizia ha un grande potere emolliente ed è un dolce e gradevole aiuto per liberarsi dalla tosse secca. Se si vuole invece optare per i rimedi omeopatici, la drosera rotundifolia aiuta soprattutto quando la tosse è molto violenta, tale da spingere chi tossisce a comprimere il torace con le mani, perché la sua dilatazione comporta dolore, la drosera è valida per quella tosse che compare dopo la mezzanotte quando si è coricati al caldo. Anche la bryonia alba aiuta nei casi di tosse particolarmente violenta
Quando la tosse diventa francamente produttiva con un bel catarro grasso, allora si può provare con un infuso a base di lichene islandico e enula campana, sia in combinazione o ogni erba da sola , un cucchiaio di composto in una tazza da 250 cc, per 3 volte al giorno. Per bocca si possono assumere gocce di timo, valido espettorante o composizioni a base di malva, pino e tiglio.
Anche l’omeopatia viene in aiuto con la pulsatilla, se il catarro è colore giallo vivace, il kalium bichromicum se è giallo-verdastro e la tosse peggiora di sera, o il sulfur iodatum se il muco è abbondante accompagnato da tosse violenta che migliora con l’aria fresca.
Un consiglio che viene dalla scuola naturopatia è di evitare , soprattutto quando si ha tosse produttiva con catarro, alimenti che possano aumentare la quantità di muco prodotto, come latte, latticini e yogurt: Anche l’eccesso di zuccheri semplici non fa bene alla tosse, fatto salvo per il miele, sempre a dosaggi controllati, che ha un blando potere antisettico, meglio se integrale e non preparato industrialmente.