Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Superman 2025
    • Inequilibrio Festival
    • Tra due mondi
    • Pacifiche in pace, guerriere in guerra
    • Summer Sad. Come superare la tristezza?
    • Nel Profondo
    • Lavoro temporaneo e iziwork
    • Eternal – Odissea negli abissi
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Superman 2025

      By Caterina Della Torre14/07/20250
      Recent

      Superman 2025

      14/07/2025

      Inequilibrio Festival

      14/07/2025

      Tra due mondi

      14/07/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»"D" come Donna»Grandi donne nella storia tra coraggio, letteratura e teologia
    "D" come Donna

    Grandi donne nella storia tra coraggio, letteratura e teologia

    Clara ArosioBy Clara Arosio24/03/2016Updated:24/03/2016Nessun commento6 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    beghini-parenti
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Anima Mundi, La drammaturgia delle donne – letture sceniche

    Spettacolo in replica al Teatro della Memoria, Via Domenico Cucchiari 4 (Milano) Venerdì 8 Aprile 2016
    Perché parlare di opere e pensieri di donne specialmente o solo in occasione della festa della donna? Certo, è un’occasione ma, come del resto si propone di fare questa rivista, è importante portare ala luce le storie di donne e delle loro produzioni tutti i giorni. Perché c’è tanto di sconosciuto o dimenticato. Questo pensiero si è confermato tanto più il 7 marzo, quando al Teatro Franco Parenti si è svolto lo spettacolo Anima Mundi – la drammaturgia delle donne, letture sceniche; tre letture drammatizzate e in parte recitate tratte da testi di drammaturghe donne e riguardanti tre diverse epoche storiche: il XX secolo dei campi di concentramento; il XVII secolo della Querelles de femmes e il XIII secolo del movimento delle Beghine.
    In un viaggio a ritroso si parte prima da “Racconto di maggio” di Maricla Boggio, che vuole sottolineare come le donne siano in grado di unirsi e fare rete in condizioni di vita estrema per sostenersi e affermare se stesse. Cercano di sopravvivere alle tremende condizioni dei campi, e quella è una lotta individuale; ma la sera cercano di ritrovarsi e di dare spazio alla parola, che ha una funzione di sfogo, di consolazione, ma anche di testimonianza. La donna, per tradizione custode dei ricordi famigliari, qui si sente investita di una responsabilità storica ben definita: ciò che sta succedendo non deve essere dimenticato o occultato. Al tempo stesso la sera è anche momento di condivisione di ricette, che le donne provenienti da diversi paesi si scambiano oralmente: una celebrazione della propria terra e delle proprie tradizioni che ormai sembrano lontanissime. Paradossalmente tutti i piatti immaginari che passano nella loro mente sembrano quasi saziarle e dare loro un’illusione di normalità.
    Lucrezia MarinelliCi si cala poi nel XVI secolo, nell’ambito della Querelles de femmes, ovvero il dibattito sulla condizione della donna nella società che ebbe origine in Francia. Ecco qui, dunque, la riduzione drammaturgica da un testo della poetessa e scrittrice veneziana Lucrezia Marinelli (1571-1653) che, in risposta all’opera misogina dello scrittore Giuseppe Passi, Dei donneschi difetti pubblicata nel 1599, scrisse La nobiltà et l’eccellenza delle donne co’ difetti et mancamenti de gli uomini. Da notare che l’unica copia di questo testo, presente alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, è oggetto di studio in America ma non in Italia.
    Il ragionamento della Marinelli parte dall’analisi dei nomi con i quali la donna viene denominata e ne illustra l’origine e il significato. La donna è “domina” (padrona), “femina” (che genera il feto ma è anche collegata al fuoco), Isha (identificata col fuoco spirituale contrapposto a quello materico), è “mulier”, delicata e benigna.

    Inutile negare, inoltre, che sia la donna a generare il maschio. Secondo il ragionamento della Marinelli, che ribatte punto su punto alle accuse mosse in quell’epoca (ma non solo) al genere femminile “più nobile è tutto il composto” della donna. Il corpo temperato e umido della donna (in contrasto con quello più caldo e secco dell’uomo) è più favorevole alle attività dell’intelletto; rende inclini alla giustizia e alla prudenza; inoltre le donne, raramente proprietarie di denaro, sono di norma diligenti e capaci di risparmio per garantire buona vita e stabilità ai figli e al marito. Per contro l’uomo è più incline a essere obnubilato dalle passioni e a farsi dominare da esse, nonché portato in alcuni casi alla violenza; dalla qual cosa la donna cerca di distoglierlo frenandolo e moderando i suoi atteggiamenti.
    Il terzo episodio dello spettacolo ci racconta infine di come la studiosa Romana Guarnieri (1913-2004), storica e studiosa della mistica medievale e della Chiesa, si imbatté, durante alcuni suoi studi nella Biblioteca Vaticana in un libricino intitolato Lo specchio delle anime semplici: attribuito dopo ricerche e approfondimenti a Marguerite Porete, una beghina studiosa di teologia, la cui opera è quindi incasellabile nell’ambito della cosiddetta mistica beghinale.

    beghinaMa chi erano, precisamente, le beghine? Agli inizi del 1200 nelle Fiandre e successivamente in Germania, Francia e Italia (in misura minore), con la crisi della Chiesa e tanti uomini impegnati in guerra, dei quali molti peraltro non sarebbero tornati vivi, alcune donne si ritrovarono proprietarie di beni e libere di amministrarli come meglio credevano. Fortemente credenti, iniziarono a trovarsi insieme per studiare i testi sacri e a prestare assistenza a persone bisognose. Incominciarono poi a vivere nei beghinaggi: piccoli agglomerati di casette di legno poste in maniera circolare; ciascuna delle beghine aveva la propria casa ma costituivano una sorta di comunità, nella quale, comunque, ognuna si manteneva con i propri beni e lavorando.

    Nonostante le gerarchie ecclesiastiche spingessero in tal senso, le beghine non volevano assolutamente rientrare in un ordine monastico o costituirne uno nuovo. Il loro status fu dunque approvato da Papa Gregorio IX nella bolla Gloriam Virginalem del 1233. In questo contesto si inserisce la figura della Porete, il cui libro di teologia in forma dialogica fu posto al vaglio di 21 teologi della Sorbona. Di indubbio valore, era però sospetto per il solo fatto di essere stato scritto da una donna che infatti, essendosi rifiutata di parlare con gli inquisitori e di ritrattarlo, fu arsa viva come eretica nel 1310. Le beghine erano molto amate dal popolo per le funzioni che svolgevano, ma progressivamente diventarono sempre più invise al potere religioso e furono infine condannate da Papa Clemente V nel 1311 e in alcuni sinodi negli anni seguenti; cosicché iniziarono ad essere perseguitate, insultate, cacciate e anche processate e bruciate; progressivamente dunque il movimento sparì.
    Questi tre episodi di grande interesse vengono drammatizzati e messi in scena in maniera efficace e a tratti non priva di ironia da Angelica Cacciapaglia, Maurizia Ferrari, Raffaella Gallerati, Giovanni Giangiobbe, Annamaria Indinimeo, Francesco Manicone, Donatella Massara, Laura Modini, Cristina Salardi e Francesco Tinnirello.
    I testi sono ideati e curati da: Maricla Boggio, autrice di Racconto di Maggio
    Laura Modini e Ombretta De Biase per la riduzione drammaturgica e l’idea tratta da La nobiltà et ll’eccellenza delle donne co’ difetti e mancamenti de gli uomini
    Ombretta De Biase per La verità sulle Beghine-documentario in teatro.
    Maricla Boggio, scrtttrice, drammaturga e giornalista torinese, diplomata in regia all’Accademia di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, è autrice di più di settanta testi teatrali rappresentati in numerosissimi teatri e vincitrice di svariati premi.
    Ombretta De Biase, drammaturga, regista e acting-coach, è autrice di manuali di recitazione che si basano essenzialmente sulle tecniche attoriali in uso presso l’Actors Studio di New York. È creatrice del Premio Fersen dedicato alla memoria del Maestro Alessandro Fersen, e delle Rassegne teatrali Dopo Pirandello e Anima Mundi, che ha avuto diverse repliche a partire dal 2010.
    Laura Modini fa parte del progetto “Donne di parola”, che vuole offrire alla rete testi scritti da donne selezionati, letti e interpretati dalle appartenenti a questo gruppo di lavoro, disponibili quindi in formato MP3. Il desiderio è quello di leggere e discutere della scrittura femminile e darle spazio e voce come si merita.

    http://www.donnediparola.eu/chi-siamo/

    https://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_Porete

    https://it.wikipedia.org/wiki/Lucrezia_Marinelli

    http://www.ombrettadebiase.it/de-biase-biografia.html

    https://it.wikipedia.org/wiki/Maricla_Boggio

    http://www.donnediparola.eu/chi-siamo/
    (Laura Modini)

     

    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Clara Arosio

    Clara Arosio nasce nel 1981 a Milano e dopo il Liceo Classico frequenta l’Università degli Studi di Milano dove si laurea in letteratura italiana contemporanea. Insegna lettere nelle scuole superiori e italiano agli stranieri. Ha grandissimo interesse per le tematiche editoriali, ha collaborato con alcune case editrici ed è un’appassionata di cinema, argomento di cui si è occupata per una webzine scrivendo recensioni. La sua tesi magistrale sul genere giallo è stata pubblicata nell’Ottobre del 2014.

    Related Posts

    Superman 2025

    14/07/2025

    Inequilibrio Festival

    14/07/2025

    Eternal – Odissea negli abissi

    02/07/2025
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18064670050943985 Post su Instagram 18064670050943985
    Crespi d'Adda Crespi d'Adda
    Tristezza estiva come superarla? Tristezza estiva come superarla?
    Post su Instagram 17927980844964916 Post su Instagram 17927980844964916
    Frida Frida
    Nel profondo Nel profondo
    Post su Instagram 18119879848467960 Post su Instagram 18119879848467960
    Post su Instagram 17987452709684962 Post su Instagram 17987452709684962
    Il Maestro e Margherita Il Maestro e Margherita
    Recensione di Erica Arosio Recensione di Erica Arosio
    Ci sono sedute e sedute Ci sono sedute e sedute
    Andar per boschi Andar per boschi
    Torgnon valle d l Cervino Torgnon valle d l Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Torgnon valle del Cervino Torgnon valle del Cervino
    Post su Instagram 17984240483696003 Post su Instagram 17984240483696003
    Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio Tutto in un'estate recensione di Erica Arosio
    Marocchino da Illy Marocchino da Illy
    Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina d Intervista a Elena Guerrini da parte di Caterina della Torre
    Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia ti Le stagioni della verità ultimo libro di Lucia tid ingrosso presentazione alla libreria Feltrinelli un aulenti
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    non fu l’amore

    Non fu l'amore
    non fu l'amore

    Di cibo e di amore

    Di cibo e di amore - Marta Ajò - copertina

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK