Stella Di Giorgio ci spiega come funziona Rete al Femminile e si racconta nel suo ruolo di coordinatrice del gruppo di Roma.
Stella Di Giorgio, 36 anni, psicologa e tutor, è fondatrice dello studio didattico 110eLode.Net e coordinatrice del gruppo di Roma di Rete al Femminile. Il suo studio didattico aiuta gli studenti di psicologia nelle fasi del loro percorso di studi e avviamento al lavoro (test di ammissione alla facoltà, tesi di laurea, esame di Stato, apertura del proprio studio). Inoltre offre consulenze di marketing creativo ai liberi professionisti iscritti ad albi che impongono restrizioni all’autopromozione pubblicitaria, aiutandoli a capire come ideare nuovi servizi, come differenziarsi dalla concorrenza e come costruire relazioni di fiducia con i potenziali clienti. Abbiamo rivolto a Stella alcune domande per farci raccontare come funziona Rete al Femminile e come viene organizzata dal suo punto di vista di coordinatrice del gruppo di Roma.
Come spiegheresti Rete al Femminile a chi non la conosce ancora?
“Rete al Femminile è un network reale e virtuale, fondato da Gioia Gottini, grazie al quale libere professioniste ed imprenditrici possono trovare sostegno emotivo e pratico nei momenti di difficoltà legati al lavoro. Ci si iscrive su Facebook, nel gruppo relativo alla propria città, e si entra così in contatto con le altre iscritte (le reticelle) per conoscersi, partecipare agli incontri mensili dal vivo, ideare progetti da realizzare insieme, individuare nuove idee per prodotti e servizi, dare vita a nuove collaborazioni… insomma, ‘fare rete’ nel vero senso della parola!”.
Come e quando hai incontrato Rete al Femminile?
“E’ stato per caso. Stavo preparando una lezione per gli studenti di 110eLode.Net sulle mappe mentali, uno strumento utilissimo per la memorizzazione delle informazioni. Cercando ‘map maker’ su Google ho trovato il sito di Gioia Gottini. Tre anni fa Gioia si occupava di life coaching e utilizzava le mappe mentali per facilitare i percorsi di crescita personale. E’ stato amore a prima vista, ho iniziato a seguire tutte le sue iniziative. Inizialmente Rete al Femminile esisteva solo a Torino, erano incontri informali di un piccolo gruppo di freelance e imprenditrici locali organizzati da Gioia. Avrei voluto partecipare, ma abitando a Roma non era possibile per me essere presente agli incontri mensili dal vivo”.
Quando, come e perché sei diventata coordinatrice del gruppo di Roma?
“A Roma esistevano solo reti informali di colleghe dello stesso settore che si incontravano per discutere di lavoro. Si parlava più di problemi che di opportunità, di concorrenza più che di collaborazione. Mancava inoltre il confronto con le professioniste e le imprenditrici degli altri settori. Ho quindi proposto a Gioia di aprire una ‘succursale’ della rete torinese qui a Roma: l’ho avviata, gestita e sviluppata, ospitando inizialmente gli incontri mensili dal vivo qui nel mio studio”.
In cosa consistono i tuoi compiti di coordinatrice?
“La reticella ‘leader’ funge da interfaccia tra la Rete nazionale e quella locale. Si occupa degli aspetti burocratici e dell’inserimento delle nuove iscritte (previo accertamento dei requisiti). Gestisce le varie fasi dell’organizzazione e dello svolgimento degli incontri mensili dal vivo, come calendarizzazione, individuazione della location, creazione della pagina Facebook dell’evento, stesura dell’eventuale reportistica finale etc.. Ogni coordinatrice ha il suo stile di gestione della rete locale. Io ho scelto di puntare sulla creatività, inventando nuovi format e idee per gli incontri mensili dal vivo. Qui a Roma siamo in continua sperimentazione”.
Puoi farci qualche esempio?
“Nei nostri incontri mensili dal vivo abbiamo già sperimentato questi format:
– Brainstorming: ogni reticella ha scritto su un foglietto un problema lavorativo e le altre a turno hanno proposto soluzioni;
– Share Your Skill: ogni iscritta ha condiviso per 20 minuti un’abilità professionale o personale con le altre, dal come scrivere il post di un blog a come fare il gelato senza gelatiera.
– Business Speed Date: a turno ciascuna si è presentata a un’altra reticella e ogni 5 minuti si mescolavano le coppie. Sono nate così diverse partnership professionali.
– TED: speech di 10 minuti di storytelling emozionale e motivazionale sulle proprie esperienze di lavoro autonomo.
– Formazione sull’uso professionale dei Social Network: che poi è continuato anche sul gruppo Facebook, con scambio di esperienze e suggerimenti.
– Incontri a tema specifico: in quello sulla gestione del tempo abbiamo imparato alcune tecniche per conciliare impegni lavorativi e familiari.
– Regala una reticella: ciascuna iscritta ha proposto un suo prodotto o servizio come idea regalo natalizia acquistabile dalle altre reticelle”.
Dove si svolgono gli incontri? E quanto durano?
“Circa un paio d’ore. La location degli incontri mensili dal vivo cambia ogni mese. Ci riuniamo a turno negli studi delle altre iscritte, oppure nelle caffetterie, negli spazi di co-working e in altre strutture simili a Roma che possano ospitarci a titolo gratuito. Nella bella stagione i nostri incontri prendono una piega ‘green’ e si svolgono all’aperto, a villa Borghese”.
Qual è la prossima iniziativa che avete in programma?
“Stiamo realizzando in questi giorni un e-book collettivo gratuito di storytelling, in cui ciascuna reticella racconta in breve la sua storia imprenditoriale, evidenziando la difficoltà più grande e come l’ha superata, la gratificazione più grande e come l’ha ottenuta, così da incoraggiare altre donne a trasformare le loro passioni in progetti”.
Come organizzi la tua giornata rispetto alla tua attività principale e ai compiti che svolgi per Rete al Femminile?
“Mi divido tra le studentesse universitarie che aiuto per l’esame di Stato di Psicologia (facoltà a prevalenza femminile), le libere professioniste in fase di avvio che aiuto con le consulenze di marketing creativo e le donne che seguo in veste di psicologa. Il contatto con il ricchissimo mondo femminile, etico e creativo, mi ispira continuamente idee e progetti che poi propongo alle altre reticelle, sia nel gruppo su Facebook che negli incontri mensili dal vivo. La gestione degli altri aspetti come coordinatrice di Rete al Femminile richiede circa 1o 2 ore al giorno d’impegno, a volte concentrate, a volte frammentate nell’arco della giornata”.
Come ti ha cambiata partecipare come coordinatrice a Rete al Femminile?
“Da persona timidissima quale sono, negli ultimi 15 anni mi sono spesso ritrovata per lavoro a dover parlare di fronte a un pubblico: dalla classe scolastica di adolescenti ribelli, all’aula di formazione con professionisti adulti e ora anche davanti alle altre reticelle. Sulla base della mia esperienza, voglio incoraggiare chi in queste situazioni si trova a dover fronteggiare rossori, ansia e palpitazioni. Non dovete snaturarvi. La timidezza non è un difetto da combattere, un limite da superare o un nemico da distruggere. E’ una risorsa interiore da valorizzare, una caratteristica psicologica che nei ruoli di leadership consente di mantenersi umili, di lavorare bene dietro le quinte, di puntare tutto sulla creatività, sull’ascolto e sulla valorizzazione dell’altro”.
Link
Rete al Femminile
http://retealfemminile.com
Gioia Gottini
www.gioiagottini.com
Studio Didattico 110eLode.Net
www.110elode.net
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